Alessandro Del Piero: “Mi auguro prevalga la gioia di tornare finalmente a giocare”
Per quanto tempo davvero gli italiani potranno rimanere chiusi in casa? Settimane, mesi? Il Governo chiede pazienza ma le giornate scorrono piatte e la crisi economica si aggrava. In questo clima di crisi c’è chi prova a guardare oltre. Alessandro Del Piero, ai microfoni di Radio 24 durante la trasmissione “Tutti convocati”, punta ad un ritorno in campo della Serie A. L’ex capitano della Juve auspica che prevalga tra i calciatori “la gioia di tornare finalmente a giocare, che è ciò che spinge ad iniziare questa carriera. Il timore ci sarà in alcune situazioni, ma l’atleta è forte e cercherà di superarlo in ogni modo. Servirà un po’ di rodaggio fisico e psicologico, allenarsi a casa non è la stessa cosa. I giocatori dell’Inter, una volta finita la quarantena, sono partiti giustamente per tornare in famiglia: viaggiare è però ancora un pericolo, speriamo che la scienza trovi soluzioni quanto prima”. “Tutto quello che gira attorno al calcio è da valutare, anche dal punto di vista economico. Garantire che allo stadio andrà tutto bene non è semplice – ammette Del Piero – anche perché non si sa quali siano le condizioni a casa o a lavoro. Se ci saranno le condizioni che un rientro senza pubblico possa garantire la fine del campionato e lo spettacolo, anche solo in tv potrebbe essere un passatempo per i tifosi a casa“. La Uefa ha spostato a data da destinarsi la finale delle due competizioni europee, Champions League ed Europa League, ma le coppe rimangono uno degli argomenti più dibattuti. “La Juventus resta solida, il club pone come priorità essere sempre tra i primi, partecipare con continuità alla Champions League avendo la qualità per poterla vincere, che resta l’obiettivo finale. Ha la qualità per farlo anche se è complicato, non basta sulla carta far tutto perfetto”. “Niente di nuovo se si pensa a quanto fatto dalla Juve in questi anni. Primi in classifica e ancora in gioco in Champions, anche se con un’andata degli ottavi non positiva. Ma serve tempo, si parla molto del gioco di Sarri, di tutto ciò che c’è attorno. Non è semplice in una stagione normale in cui la Juve ha tanti impegni, non mi meraviglio se in ogni partita non faccia un gioco stellare”.