Mosaici romani dei Capitolini in mostra a Tbilisi

Al Georgian National Museum di Tbilisi si tiene la mostra Antica Roma a colori: mosaici dai Musei Capitolini, una nutrita selezione di magnifici mosaici provenienti dai Musei Capitolini che si potrà ammirare fino al 10 dicembre 2019. L’esposizione s’inquadra nel programma #VivereALL’italiana, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, un’iniziativa di grande successo nel cui ambito la nostra Ambasciata a Tbilisi ha proposto un fitto calendario di eventi culturali di altissimo livello. E rientra nell’ampio panorama delle attività di Roma Capitale (Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali) finalizzate alla promozione e alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale. L’operazione è stata realizzata (anche in Bulgaria e Armenia) con il supporto organizzativo di Glocal Project Consulting. Gli aspetti scientifici della mostra sono di competenza della Sovrintendenza Capitolina, con la curatela affidata a Claudio Parisi Presicce e Nadia Agnoli. I 21 mosaici in mostra, tutti rinvenuti a Roma, coprono un ampio arco cronologico che va dal II secolo a.C. al IV secolo d.C. e sono in grado, pertanto, di attestare in modo puntuale l’evoluzione tecnica delle botteghe artigiane, le straordinarie capacità creative ed esecutive dei lavoranti e, allo stesso tempo, il mutare delle mode e del gusto dei committenti dall’epoca repubblicana sino alla tarda età imperiale. I mosaici, infatti, erano prodotti di artigianato artistico di vastissima diffusione, destinati ad abbellire i pavimenti e le pareti delle abitazioni dei cittadini più abbienti e del ceto medio, così come a decorare edifici pubblici e monumenti funerari, e per questo motivo si prestano a documentare, a volte in modo sorprendente, i costumi e la società dell’antica Roma. Mosaici che, con decori raffinati e ricchezza di sfumature, rimandano a un mondo “globalizzato”, in cui si riproponevano gli stessi modelli a migliaia di chilometri di distanza. La collezione esposta offre l’opportunità di apprezzare mosaici di tutte le tipologie e tecniche, ma anche di riflettere sulla natura dei motivi decorativi, molteplici nel segno e nel colore, e sulla loro affinità ai nostri concetti di arte e design grafico. Un corposo e accurato apparato didattico illustrativo (che si avvale anche di guide multimediali su tablet) favorisce la comprensione delle diverse tecniche di lavorazione e delle tipologie di mosaico, i vari schemi compositivi e i numerosi motivi decorativi: geometrici, ispirati a elementi vegetali o figurativi, con scene e personaggi della mitologia, della vita reale oltre a elementi di forte valenza simbolica. Un allestimento immersivo realizzato da Ebag consentirà di rivivere l’atmosfera di una domus romana, permettendo al pubblico di meglio comprendere il contesto in cui i mosaici ora esposti a Tbilisi venivano inseriti anticamente. Le opere selezionate, tra i più significativi esempi di antichi mosaici pavimentali e parietali, fanno parte della prestigiosa raccolta delle collezioni capitoline formatasi tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento con i rinvenimenti effettuati nel corso dei grandi lavori di sterro e di scavo che interessarono Roma all’indomani della sua designazione a nuova Capitale del Regno d’Italia (1870). La mostra è stata inaugurata al Georgian National Museum (S. Janashia Museum of Georgia) alla presenza delle autorità nazionali georgiane, del corpo diplomatico, accademico e della società civile. Rimarrà aperta fino al 10 dicembre, rappresentando l’evento autunnale di punta della Capitale georgiana nell’ambito di una stagione ricca di eventi culturali italiani, grazie alla stretta collaborazione tra Ambasciata e Governo georgiano. “C’è sempre grande orgoglio nel raccontare la bellezza e l’identità di un popolo”, ha dichiarato la sindaca Virginia Raggi. “Testimonianza e segno tangibile del nostro passato, i mosaici conservati presso i Musei Capitolini, che potranno essere ammirati anche a Tbilisi, rappresentano parte di quel patrimonio che siamo chiamati a tutelare e a valorizzare prima di consegnarlo alle generazioni che verranno”. “Ogni tessera del mosaico è diversa dalle altre per dimensione, forma e colore”, ha proseguito la Sindaca, “ma insieme formano una narrazione antica che, ponendoci di fronte al nostro passato, offre ad ognuno la preziosa occasione di leggere la ricca e meravigliosa storia della nostra città”.