Dal 18 ottobre Franco Battiato torna con l’album “Torneremo ancora”

Milano. «Non possiamo dire che sta male, ma non sta sufficiente bene per essere presente a parlare di questo nuovo progetto. Sono tutte illazioni quelle fatte da un presunto amico e ci auguriamo che il maestro si riprenda presto». Lo ha dichiarato ufficialmente Francesco Cattini, manager di Franco Battiato, in occasione della presentazione di “Torneremo ancora”, l’album in uscita venerdì 18 ottobre su cd e doppio vinile. «Si tratta di una versione molto sinfonica – ha precisato Francesco Messina, un altro collaboratore del maestro – Di solito in un suo disco c’era il quartetto o l’orchestra pop, ma questo è diverso: una grandissima cosa ed è migliorato il suo aggiornarsi con la scala temperata: sottolineo che è un’opera matura». I motivi di salute, che hanno costretto da un paio d’anni Franco Battiato a ritirarsi dalle scene, non gli hanno però impedito di partecipare alla lavorazione dell’album e dell’inedito, scritto e composto da Battiato con Juri Camisasca che dà il titolo all’intero progetto che contiene anche 14 brani fra i più rappresentativi della sua opera, registrati durante le prove di alcuni concerti nel 2017 con la Royal Philharmonic Concert Orchestra, diretta dal Maestro Carlo Guaitoli. «Nelle versioni con la Royal Philharmonic Concert Orchestra ho trovato nel suono, nel colore quasi metafisico che si è generato, ulteriori stimoli per scavare più in profondità – ha fatto sapere Battiato – Da anni ho lavorato sulla conoscenza del mistero insondabile del passaggio “Da ‘La porta dello spavento supremo’ a ‘Le nostre anime’ sino al documentario ‘Attraversando il bardo’. Questo brano inedito ne è una ulteriore testimonianza». Testo dell’inedito e video sono molto particolari. «Il testo va preso con cautela e porta un messaggio per tutti noi – ha puntualizzato Messina – Dobbiamo provare ad evolverci, per fisica quantistica, perché ci fa capire che forse siamo di fonte a qualcosa. Franco è sempre stato più avanti e con questo brano siamo a una frontiera, spinto ad un confine che può darci qualcosa. Le immagini del video sono state registrate il 10 e 11 agosto di quest’anno: di modernità Franco, ha finito per anticiparla».

Il lavoro tecnico del disco è stato fatto fa Milo e Milano. «È stato a Milo, a casa sua, che è partito l’intero progetto – ha spiegato l’ingegnere del suono Pino Pinaxa Pischetola – Franco non è venuto a Londra per registrare gli archi ma è stato uguale anche se i precedenti lavori li ho sempre fatti da solo: questa volta sono andato io da lui e si è molto emozionato quando lo ha sentito finito e le polemiche se le porta il vento». L’album si intitola come il brano inedito “Torneremo ancora”. «La canzone nasce da una richiesta di Caterina Caselli che stava raccogliendo idee per l’album di Andrea Bocelli – ha rivelato Cattini – Franco si mise a lavorarci su ma non entrò nell’album. L’inedito risale al 2016 ed è stato registrato come scrittura e voce da Franco al computer; l’orchestra è stata registrata a maggio di quest’anno partendo dalle partiture di Franco: c’era una versione precedente con Yuri Camicasca, con cui l’ha scritto». La copertina è molto esclusiva. «È la terza copertina più difficile fatta per Franco, con il vuoto e la tentazione di mettere di meno – ha confessato Messina – Con pianoforte e voce ci siamo inventati delle persone su un bagnasciuga in Adriatico con acqua molto bassa: la foto l’ho scattata col telefono ai primi di maggio, una scena teatrale e molto studiata». E l’8 novembre, per la prima volta dalla loro uscita, i tre capitoli di “Fleurs” di Franco Battiato saranno riuniti in una speciale edizione deluxe limitata e numerata da tre vinili colorati 180g con audio rimasterizzato.