Scompare l’Alto Adige, rimane solo Bolzano: è bufera

A Roma viene visto come un atteggiamento di sfida, un mutamento giuridico e sostanziale che apre un contenzioso. La Provincia autonoma di Bolzano Alto Adige – Autonome Provinz Bozen – Südtirol non esiste più. In base una decisione del Consiglio provinciale di Bolzano, le dizioni “Alto Adige” e “altoatesino” sono cancellate per legge. Dal giorno seguente alla pubblicazione nel BUR non dovranno più essere utilizzate. L’unica dizione in lingua italiana da usare sarà “Provincia di Bolzano”. Rimane invariato il vocabolo in lingua tedesca, Südtirol. A favore Suedtiroler Volkspartei, Suedtiroler Freiheit e Freiheitlichen. Contrari L’Alto Adige nel cuore-Fratelli d’Italia. Astenuti PD, Verdi, Lega, Team Koellensperger. Con 24 voti favorevoli  stato approvato il disegno di legge n.30/19-XVI di iniziativa giuntale circa le “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi della Provincia autonoma di Bolzano derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea”. Le parole “Alto Adige” e “altoatesino” devono sparire, ma il percorso non è così semplice. Che ne sarà del nome della Regione, Trentino-Alto Adige? Inoltre l’articolo 116 della Costituzione della Repubblica Italiana, a partire dalla riforma costituzionale del 2001, riporta la dicitura Alto Adige/Südtirol recitando. “La Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol è costituita dalle Province autonome di Trento e di Bolzano”. Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher nel suo intervento ha dichiarato. “Credo che il Governo italiano non si permetterà di impugnare questa legge, l’impugnazione sarebbe un grave affronto, e comunque non ci sarebbero problemi davanti alla Corte costituzionale”. Il Landshauptmann. “Il mio appello è di venirci incontro, io preferisco il termine “Sudtirolo” ma nella Costituzione si parla di “Regione Trentino Alto Adige/Sudtirol” e di “Provincia autonoma di Bolzano”. Il consigliere Alessandro Urzì (L’Alto Adige nel Cuore) ha sostenuto che questi sono “atteggiamenti anti-italiani, non antifascisti”.