Il taglio dei parlamentari diventa legge

Ora è ufficiale. Il taglio dei parlamentari diventa legge. Infatti la Camera ha approvato in quarta lettura il testo che modifica la Costituzione portando i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. I sì sono stati 553, i no 14; due gli astenuti. A favore hanno votato i gruppi grillini, del Pd (che fino a qualche settimana fa era contrario), Italia Viva ma anche, dall’opposizione, la Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. La riforma sulla carta è fortemente condivisa. Un applauso dell’Aula proveniente soprattutto dai banchi grillini, ha salutato l’approvazione definitiva della riforma.  Il premier Giuseppe Conte ha parlato di “una riforma che incide sui costi della politica e rende più efficiente il funzionamento delle Camere”. “Un passo concreto per riformare le nostre Istituzioni. Per l’Italia è una giornata storica”. A fare crescere il numero dei favorevoli alla riforma è stato il cambio di orientamento del Pd che ha motivato la nuova linea, seppure con il malumore di alcuni suoi esponenti, con il diverso contesto in cui il voto è avvenuto. “La riduzione dei parlamentari è una riforma che il centrosinistra e il Pd portano avanti, in forme diverse, da 20 anni” ha puntualizzato il segretario Nicola Zingaretti. “Oggi abbiamo deciso di votarlo perché abbiamo ottenuto che si inserisca dentro un quadro di garanzie istituzionali e costituzionali che prima non c’erano”. Resta ora da vedere come questo proposito verrà tradotto nella nuova legge elettorale che dovrà essere approvata per adeguare per evitare, dopo il taglio dei collegi, eccessive sperequazioni tra le diverse aree geografiche del Paese. L’approvazione del taglio dei parlamentari era stata tuttavia anche una delle condizioni irrinunciabili poste da Di Maio per il via libera al nuovo governo giallorosso. Anche Matteo Salvini ha rivendicato la scelta di votare sì anche dall’opposizione e ricordando che “a differenza del Pd e dei 5 stelle la Lega non tradisce e mantiene la parola”. Anche Giorgia Meloni ha ricordato il ruolo di Fratelli d’Italia nell’approvazione del provvedimento. “Sono fiera che questo sia stato possibile soprattutto grazie a noi. Non sarebbe mai passato se Fratelli d’Italia, dall’opposizione e senza chiedere nulla, non lo avesse votato in tutte e quattro le letture. Lo abbiamo fatto perché noi siamo schierati solo con quello che vogliono gli italian”. Anche Forza Italia ha votato a favore pur se nei giorni scorsi erano state molte le prese di posizione contrarie da parte di suoi esponenti. Dura la reazione di Benedetto della Vedova, segretario di Più Europa, una delle forze politiche che più si sono spese contro la riforma, che parla di “macelleria costituzionale” ricordando che anche il Pd e Renzi fino a non troppo tempo fa erano d’accordo con lui.