Pratica sportiva. Lombardia tra le principali Regioni d’Europa

La Lombardia si conferma una della Regioni più sportive di Italia, con una media di praticanti molto superiore a quella italiana e in linea con le altre Regioni del Nord. E’ prima per numero di società sportive e per incidenza sul numero di tesserati dell’intero paese, seconda per impiantistica e percentuale di tesserate di genere femminile. I dati sullo sport regionale sono stati presentati da Martina Cambiaghi, assessore a Sport e Giovani di Regione Lombardia nel convegno ‘Regione Lombardia: la Sportiva d’Europa’, evento clou della ‘Settimana Europea dello Sport’. L’obiettivo era quello di fornire uno spaccato scientifico sulla pratica sportiva lombarda, diventando un punto fermo su cui costruire il progetto di Milano Cortina 2026. Presenti come relatori del convegno, Oreste Perri, presidente del Coni Lombardia, Gianni Menicatti, esperto di statistica e sport, e Giacomo Bagnasco, giornalista del Sole 24 Ore, Roberto Ghiretti, presidente Sg Plus Ghiretti&Partners e Vincenzo Parrinello, comandante del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle. I DATI DELLO SPORT PLAN – L’analisi dello sport in Regione evidenzia un duplice trend. Da un lato, un continuo aumento dei praticanti sportivi, evidenziando una forte attenzione dei cittadini lombardi verso le varie discipline. Dall’altro, un aumento non così proporzionale del numero dei tesserati, indice di una non così forte presa dello sport tradizionale verso questi nuovi praticanti sportivi. La percentuale di praticanti sportivi a livello nazionale è del 35,3%, in Lombardia sale di 5,7 punti attestandosi al 41%. PERCORSI E PROGETTUALITA’ DELLO SPORT – “Un’analisi sulla situazione sportiva regionale, necessita di una fotografia quanto più realistica possibile, che si basi su dati e numeri reali e oggettivi – ha spiegato l’assessore Martina Cambiaghi – Questo perché, qualunque considerazione o strategia relativa allo sport che si voglia intraprendere nell’immediato futuro, deve basarsi su fondamenta concrete che permettano di inquadrare i punti di forza e i punti di debolezza dello sport in Lombardia, così da attuare percorsi e progettualità che rispondano davvero alle necessità dello sport regionale”. IMPLEMENTARE GLI SPORTIVI PRATICANTI – “La prima linea strategica riteniamo possa essere orientata ad una continua ‘sportivizzazione’ della cittadinanza, con l’obiettivo di ridurre il numero dei sedentari (e in futuro di impattare anche su una riduzione della spesa sanitaria) e favorire tra i più giovani una sempre maggiore attitudine sportiva” ha spiegato ancora l’assessore Cambiaghi. LAVORARE CON LE SOCIETA’, UN ASSET STRATEGICO – “La seconda linea strategica, invece, è orientata alle società sportive, al fine di aiutarle a crescere e migliorare la propria offerta sportiva, così da riuscire ad anticipare la nuova domanda di sport che i cittadini dimostrano. Un asset strategico, proprio perché migliorando la propria struttura, le società sportive saranno il miglior partner di Regione nell’attivazione di questo nuovo piano per una migliore sportivizzazione della Lombardia” ha concluso l’assessore Cambiaghi.