Scampia. Giuseppe Sorrentino ucciso in un agguato di camorra sull’Asse Mediano
Sicari in azione nel Napoletano. In un agguato di camorra sull’Asse Mediano, a Napoli, all’altezza dell’uscita Sant’Antimo Casandrino, prima dello svincolo per Acerra. Giuseppe Sorrentino, 51 anni di Scampia, era già noto alle forze dell’ordine. I rilievi di legge sono stati eseguiti dai Carabinieri della Tenenza di Melito. È stato solo per un puro caso che l’agguato nel quale è stato ucciso in pieno giorno un uomo alla guida della sua auto non abbia coinvolto altre delle numerose vetture che percorrono, spesso a velocità sostenuta, la strada provinciale 500 dell’asse perimetrale di Melito-Scampia, un anello che collega tutti i comuni della zona a nord di Napoli. Sotto il fuoco dei sicari è finito Giuseppe Sorrentino. Sulla sua persona sono in corso le indagini dei Carabinieri di Marano (Napoli). Di sicuro è stato ucciso come un boss, con un’esecuzione che non gli ha lasciato scampo e che doveva essere portata a termine ad ogni costo, anche rischiando di coinvolgere nella sparatoria altri automobilisti di passaggio. Sorrentino è stato colpito dal lato della guida. I proiettili hanno sfondato entrambi i finestrini. L’auto è finita contro il guardrail, Giuseppe è morto in pochi istanti. Un passante ha chiamato il 118 segnalando una macchina a bordo strada con una persona ferita. Poi il personale 118 intervenuto ha chiamato la centrale dei Carabinieri tramite il 112 e sono intervenuti i militari della compagnia di Marano. Sorrentino è stato raggiunto da 4 colpi di pistola, una semiautomatica. Un’esecuzione plateale. Sorrentino aveva precedenti vari (droga, armi, associazione per delinquere). Residente nel quartiere napoletano di Scampia, si era trasferito a Sant’Antimo, un comune dell’hinterland a nord di Napoli. La salma è stata trasportata al II Policlinico per l’autopsia.