Milano. Tutte le azioni del Comune per gli adolescenti in difficoltà

Sportelli, progetti, laboratori, percorsi educativi e di orientamento. Sono molteplici gli interventi che il Comune di Milano mette in campo per accompagnare ragazzi e ragazze adolescenti attraverso fasi delicate, come l’inserimento e il reinserimento scolastico o la scelta del percorso di studi migliore, con l’obiettivo di contrastare il più possibile la dispersione e facilitare i processi di inclusione. “Con l’adolescenza si apre una delle fasi più difficili per i ragazzi e le loro famiglie – dichiara l’assessore all’Educazione e Istruzione Laura Galimberti –, una fase che l’Amministrazione vuole accompagnare concretamente, per cercare di ridurre il più possibile il fenomeno della dispersione scolastica e di garantire a tutti l’accesso a scuola, l’inserimento e l’inclusione nella società”. Per proseguire le azioni già in corso all’interno dell’IPM Beccaria, per esempio, la Giunta ha deliberato la presa d’atto dell’adesione al progetto “Inside out 2.0”, in qualità di partner associato, con cui Fondazione Enaip Lombardia (capofila) ha partecipato all’avviso pubblico di Regione Lombardia per il consolidamento di interventi di inclusione per le persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Il Comune di Milano è infatti presente al Beccaria dal 1979 con l’unità Centro per la Giustizia Riparativa e la Mediazione Penale, che nel 2018 ha messo in campo oltre 16.500 azioni per un totale di 960 presenze (6.630 tra gennaio e luglio 2019 con 380 presenze). Diversi gli interventi all’interno del carcere minorile: dalle azioni ‘ponte’ per i ragazzi in uscita dall’Istituto, attraverso l’orientamento verso il territorio, i servizi e le istituzioni, ai percorsi educativi individualizzati, dalle attività culturali e di socializzazione ai laboratori per piccoli gruppi. È stato sperimentato inoltre lo Spazio Mediando, che accoglie diverse tipologie di conflitto riguardanti relazioni interne tra detenuti, tra agenti di polizia penitenziaria e detenuti, tra educatori e detenuti, tra agenti di polizia penitenziaria ed educatori. A questi interventi del Centro per la Giustizia Riparativa si affiancano le azioni del SEA (servizio educativo per adolescenti), che nell’anno scolastico 2018/2019 ha progettato e realizzato percorsi educativi individualizzati e integrati scuola-laboratorio per ragazzi e ragazze a rischio dispersione, segnalati da 11 Scuole secondarie di Primo grado (437 presenze), e percorsi di reinserimento e recupero scolastico attraverso lo Sportello SeguiMI a Scuola (108 presenze). Inoltre, attraverso gli sportelli di orientamento scolastico (PoliStart) sono stati raggiunti 211 ragazzi e relative famiglie, attraverso azioni di sostegno allo studio, e realizzati 48 laboratori di integrazione scolastica L2 per 725 allievi ed erogate 225 ore di mediazione linguistico-culturale. E ancora, il personale di “Cerco offro scuola”, lo sportello di orientamento scolastico rivolto ai giovani stranieri dai 14 ai 21 anni, nel 2018 ha accolto 117 alunni e famiglie ed effettuato 147 colloqui di orientamento, accompagnando i ragazzi nella scelta della scuola più idonea e supportandoli nella fase di iscrizione. Trentacinque, poi, sono gli Istituti scolastici di Milano che sono stati interessati dal servizio di orientamento scolastico del SEA, che ha coinvolto oltre 4.000 studenti (e le famiglie) e oltre 400 docenti, attraverso consulenze, colloqui individuali e incontri preparatori di accompagnamento alla scelta scolastica. Attività di consulenza individuale è stata rivolta anche a circa 30 allievi di 20 Istituti scolastici che usufruiscono del sostegno didattico. In co-progettazione tra il SEA e soggetti del Terzo Settore è nato poi lo Spazio Arteducazione, dove l’arte e l’educazione lavorano insieme per trasformarsi in veicoli di lotta all’esclusione sociale e ridurre al minimo le disparità: sono stati coinvolti 94 ragazzi tra gli 11 e i 21 anni. All’interno interagiscono i progetti “L’Arte come Educazione” e “Doors con i bambini”, che hanno coinvolto 192 ragazzi, 25 insegnanti e 2 Istituti Scolastici. Rivolto ad adolescenti e adulti, infine, è anche il CIA (Centro di Istruzione per Adulti e Adolescenti), finalizzato al contrasto alla dispersione scolastica e al ritorno all’istruzione, attraverso corsi diurni e serali per recuperare anni scolastici e conseguire un titolo di studio. Tra il 2015 e il 2019, il centro ha effettuato oltre 170 colloqui per approfondire il passato scolastico, favorire l’inserimento e lavorare sulla motivazione: il 49% proviene da istituti tecnici, il 25% da licei, il 14% da istituti professionali e il 12% da Centri di formazione professionale. L’80% degli iscritti e frequentanti riesce a superare l’esame di idoneità.