Modena. Via D’Avia nord: deroga per un alloggio in più

Via libera alla realizzazione di una unità abitativa in più, a parità di superficie, in una delle due palazzine in costruzione in via Magellano-via D’Avia nord, nell’ambito di un intervento di rigenerazione urbana. Sulla base del documento d’indirizzo Sblocca Modena, nella seduta di giovedì 25 luglio, il Consiglio comunale ha, infatti, approvato il permesso di costruire in deroga per densità edilizia richiesto dalla società cooperativa Abitcoop con il voto a favore di Pd, Sinistra per Modena, Verdi, Modena solidale e contrario del M5s. Astenuti Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia. Nelle due palazzine era inizialmente prevista la realizzazione di 13 alloggi; con la delibera un appartamento duplex verrà trasformato in due unità abitative separate rispettivamente al piano primo e secondo, per un totale di 14 alloggi. A fronte del permesso in deroga, Abitcoop verserà all’Amministrazione comunale un contributo straordinario di 5.424 euro oltre al già previsto contributo di costruzione. “La proposta d’intervento – ha spiegato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli – è finalizzata al recupero di un grande alloggio realizzandone due di dimensioni più consone alle odierne esigenze. L’intervento edilizio, nell’area di un ex edificio industriale, prevede la realizzazione di un edificio in classe energetica A4 e con la modifica verrà aumentato ulteriormente il numero di pannelli fotovoltaici portando l’impianto a 7,14 KWp”. Intervenendo per dichiarare il voto negativo, Giovanni Silingardi, capogruppo do M5s, l’ha motivato non con la contrarietà all’intervento, “minimale”, ma per “la posizione fortemente critica del gruppo verso lo strumento dello Sblocca Modena”. Per il Pd, invece, Diego Lenzini, ha replicato che “derogare a uno strumento urbanistico non più adeguato vuol dire andare incontro ai bisogni attuali dei cittadini. Nel caso specifico – ha aggiunto – si effettua una delle rigenerazioni più virtuose: la sostituzione edilizia di due capannoni in una zona ormai residenziale con costruzioni a bassissimo impatto ambientale in termini di emissioni di CO2”.