Autonomia regionale depotenziata: Matteo Salvini asseconda i grillini
La Lega rischia di perdere la fiducia del Nord. Infatti sull’autonomia regionale passa la linea grillina sul capitolo scuola. E’ stato soppresso l’articolo 12 del testo Stefani che prevedeva l’assunzione diretta dei docenti su base regionale. Di Maio e soci cantano vittoria. “Il personale della scuola è escluso dalla regionalizzazione, non ne viene toccato in nessun modo; il sistema di istruzione rimane unitario; nessun trasferimento di risorse dallo Stato alle regioni con riferimento all’istruzione”. “Dopo mesi abbiamo garantito l’unità del sistema di istruzione: non abbiamo ceduto cose che avrebbero potuto compromettere l’unità del Paese” commenta il sottosegretario all’Istruzione Salvatore Giuliano fuori da Palazzo Chigi. “L’articolo 12 è stato soppresso: è una vittoria dei 5 stelle e da uomo di scuola ritengo di poter dire che è una vittoria della scuola italiana”, aggiunge. “Non ci saranno concorsi regionali, assolutamente no. Sono state prerogative che già aveva la regione”. Anche sulle risorse finanziarie e sulle soprintendenze potrebbe passare la linea grillina. I due temi saranno oggetto di una nuova riunione la prossima settimana, probabilmente lunedì. Esulta anche il premier grillino Giuseppe Conte. “Sono lieto di annunciare che abbiamo fatto significativi passi avanti sulle autonomie. Intravediamo la dirittura finale, la settimana prossima c’è ancora qualche passaggio ma confido che si stia arrivando al portare questo provvedimento in cdm. Era un impegno del contratto di governo, condiviso da M5s e Lega”. “Il modello della scuola è fondamentale e non può essere frammentato, i governatori non avranno tutto quello che hanno chiesto. Ma ci sta, è un negoziato tra Stato e regioni. Continuerò all’inizio della settimana prossima con incontri ristretti. Un nodo politico è rimasto ed è quello dei beni culturali”. Infine Conte ha ringraziato tutti i ministri presenti e quelli che erano assenti giustificati”. “Su sanità, ambiente, sviluppo economico sono state accolte le richieste delle regioni – ha spiegato il Ministro Stefani – Una svolta per il territorio, per i cittadini e per le imprese. L’autonomia funziona però se c’è quella finanziaria. Non accetteremo nessun compromesso”. Ma nel Nord monta la rabbia della base leghista che vede disattesi gli impegni presi.