Ho un problema di relazione sessuale: a chi mi rivolgo?

Una consulenza sessuologica a volte può essere integrata con una psicoterapia che non coinvolga unicamente la sfera sessuale. Può capitare, infatti, che a causare il sintomo sessuale sia, in realtà, un disagio di natura psicologica che merita di essere indagato più in profondità e che riguarda anche ambiti differenti della vita dell’individuo. Non è detto, comunque, che tutti gli psicoterapeuti e tutti gli psicologi siano in possesso di una formazione specialistica in sessuologia clinica.

La consulenza: individuale o di coppia?

Una consulenza in questo ambito può essere individuale o di coppia. Anche nel secondo caso, però, non bisogna dimenticare che ciascun individuo tende a praticare la sessualità e a viverla in maniera personale, sulla base delle proprie esperienze, dei propri desideri, dei propri valori e dei propri gusti. Le dinamiche tra la psiche e il corpo sono fondamentali: un intervento sessuologico può essere concepito sia in presenza che in assenza di un partner. Nella maggior parte dei casi, per altro, la consulenza si sviluppa come un percorso a breve termine, che è destinato a giungere a una soluzione nel giro di poche settimane.

L’educazione alla sessualità

Non sono pochi i casi in cui i problemi correlati alla sessualità sono il frutto dell’ignoranza, cioè della mancanza di informazioni. La disinformazione può avere effetti deleteri rispetto alle prime esperienze sessuali: ecco perché c’è bisogno di uno specialista, ovviamente dotato di una formazione appropriata, che sia in grado di garantire un’educazione specifica. Si stima che nel nostro Paese un disagio di tipo sessuale viene vissuto almeno una volta da 3 persone su 4, e in 1 caso su 3 il disagio in questione non viene risolto ma portato avanti per sempre. Un dato epidemiologico di questo tipo è a dir poco allarmante, e non può che essere condizionato dall’assenza di una specifica educazione alla sessualità. Ma chi dovrebbe fornirla? Né la scuola né la famiglia appaiono in grado di fornire gli strumenti di cui i giovani avrebbero bisogno.

I problemi sessuali

Un sessuologo viene consultato per verificare l’esistenza di un disagio sessuale a prevalenza psicologica. Sono diverse le variabili prese in considerazione a questo scopo: per esempio il dolore che viene eventualmente avvertito in occasione di un rapporto sessuale, ma anche la capacità di arrivare all’orgasmo e l’esistenza di desiderio sessuale nel corso dei rapporti.

Prima del sessuologo: gli esami di laboratorio

Ovviamente, a volte i problemi sessuali non derivano da un disagio psicologico ma sono la conseguenza di cause organiche. Ecco perché in primis occorre rivolgersi al proprio medico di base o a uno specialista – il ginecologo per la donna, l’urologo per l’uomo – per scongiurare l’esistenza di disturbi o patologie, magari tramite esami di laboratorio. A seconda dei casi si può procedere con un esame dello sperma o con un ereziometria notturna, senza trascurare gli esami del sangue relativi alla glicemia, al testosterone e al profilo lipidico. Solo dopo aver appurato che non ci sono cause organiche alla base del disagio, si può ipotizzare che lo stesso abbia origini psicologiche.

L’esperienza del dottor Adriano Legacci

Il dottor Adriano Legacci è un sessuologo a Padova che si occupa di curare i disturbi correlati all’eccitamento o al desiderio. Essi hanno un’eziologia multiforme, e di conseguenza devono essere compresi nel contesto in cui hanno origine e si sviluppano. In una coppia, per esempio, alcune difficoltà tra le lenzuola possono essere interpretate sotto la prospettiva dell’evoluzione del rapporto tra i partner, ma non vanno escluse neppure caratteristiche della personalità del singolo, come per esempio l’ansia di prestazione, un’inibizione dovuta a motivi religiosi, disagi di tipo depressivo, e così via.