Esplosioni Stromboli: c’è un morto

La serie di violente esplosioni registrate dal cratere del vulcano Stromboli ha provocato la morte di un escursionista, che si era avventurato sulla sommità del vulcano con un amico. La caduta di lapilli ha provocato numerosi incendi nella zona dei canneti. Diversi turisti per paura si sono lanciati in mare. La Guardia Costiera è pronta a far evacuare chi volesse lasciare l’isola. La notizia della vittima è stata confermata dal sindaco di Lipari Marco Giorgianni e dalla prefettura di Messina. Il corpo dell’escursionista, che era nella zona senza l’ausilio di guide, sarebbe già stato localizzato. Sono in corso le operazioni di recupero. Secondo l’Ingv, le due esplosioni che alle 16:46 hanno scosso lo Stromboli “sono tra le più forti mai registrate da quando è attivo il sistema di monitoraggio del vulcano, cioè dal 1985”. Trenta persone che si trovavano a Ginostra, sono state imbarcate con l’aliscafo della liberty Lines. Un altro mezzo navale ha recuperato altri turisti nella frazione. Ma la decisione di partire o restare è a loro discrezione. Non è stato al momento avviato alcun piano di evacuazione. “Nessun allarmismo – dice il sindaco di Lipari Marco Giorgianni – solo fumo per il grosso incendio, la situazione è sotto controllo, stanno arrivando i canadair per spegnere il fuoco alimentato dal vento”. “Sono volati lapilli” che “hanno provocato incendi” e “c’è tanta paura nella frazione di Ginostra, quella maggiormente danneggiata dall’esplosione del vulcano”, ha raccontato padre Giovanni, parroco di Stromboli, che da un’altra isola dell’arcipelago delle Eolie ha raccolto le testimonianze dei suoi fedeli presenti sull’isola. Chi “ha più paura – ha aggiunto – sta cercando di andare via da Ginostra, ma può farlo soltanto via mare”.