Roma. Tor Tre Teste: centro antiviolenza in appartamento confiscato alla mafia

L’Amministrazione Raggi ha preso in consegna un appartamento confiscato alla criminalità organizzata in zona Tor Tre Teste, nel Municipio V, che sarà destinato a centro antiviolenza. Questa consegna si aggiunge alle altre avvenute negli ultimi mesi a seguito della richiesta di circa 70 unità immobiliari fatta a fine 2018 all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Tra i locali già presi in consegna ci sono un appartamento nel Municipio XIII che diventerà, anch’esso, un nuovo centro antiviolenza, un appartamento nel Municipio III che sarà destinato a finalità sociali da individuare a livello territoriale, un villino nel Municipio III per il progetto Dopo di noi, e un appartamento nel Municipio V destinato all’emergenza abitativa temporanea. “Vogliamo assicurare almeno un centro antiviolenza in ogni Municipio, e quello appena preso in consegna è un ulteriore bene confiscato alla criminalità organizzata che facciamo arrivare alla città con questa fondamentale destinazione. Abbiamo infatti già preso in consegna ad aprile un altro appartamento confiscato, nel Municipio XIII, che sarà destinato proprio a questo scopo”, dichiara il sindaco di Roma Virginia Raggi. “Questi due centri”, prosegue  il sindaco “si aggiungeranno ai cinque già in funzione. Continuiamo a portare avanti l’impegno preso con le donne, rafforzando in tutta la città attività e servizi a loro sostegno e tutela. Rappresenta certamente un valore aggiunto il fatto che alcuni di questi immobili torneranno a rivivere, per contrastare violenza e soprusi, dopo essere stati confiscati alla criminalità organizzata. L’impegno dell’Amministrazione sul riutilizzo di questi beni a fini sociali e istituzionali è massimo e i risultati arrivano: altri beni confiscati stanno per arrivare per essere convertiti alle esigenze della città. Ringrazio tutti coloro che stanno contribuendo con impegno a questo importante obiettivo”. “Questa consegna arriva grazie alla richiesta di circa 70 unità immobiliari che abbiamo fatto a fine 2018 all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Si tratta di abitazioni, terreni, box, magazzini e altri locali, individuati dopo un attento lavoro di confronto con il territorio che ha portato a raccogliere le diverse esigenze, istanze e richieste. Questi luoghi possono e devono rappresentare nuovi servizi e spazi di crescita per la comunità. Altri beni confiscati stanno per arrivare”, aggiunge l’assessora al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale Rosalba Castiglione. “Secondo gli ultimi dati in Italia in media muoiono tre donne a settimana per femminicidio. Quello appena preso in consegna è il secondo bene confiscato alla criminalità che, grazie alla nostra Amministrazione, sarà riutilizzato come centro antiviolenza. Un luogo di ascolto e di accoglienza per aiutare tante donne sul territorio e impedire che ci siano altre vittime. Un risultato possibile grazie anche al primo Regolamento per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata approvato lo scorso anno in Assemblea Capitolina”, dice la presidente della Commissione Patrimonio e Politiche Abitative di Roma Capitale Valentina Vivarelli. “Il Municipio V è estremamente orgoglioso che questo appartamento confiscato alla criminalità organizzata venga restituito alla cittadinanza sotto forma di centro antiviolenza. Già con il Dipartimento alle Pari Opportunità c’eravamo accordati per la messa in funzione della Casa di Semiautonomia “Franca Viola”. Il nostro Municipio è estremamente sensibile a questa problematica avendo firmato a settembre del 2018 un protocollo d’intesa con le istituzioni coinvolte, ed altre se ne stanno aggiungendo, al fine di creare un percorso privilegiato e di ‘rete’ per le donne vittime di violenza”, conclude il presidente del Municipio V Giovanni Boccuzzi.