Netta vittoria del centrodestra alle Regionali piemontesi con Alberto Cirio

Valanga leghista in Piemonte. Alle regionali vince il centrodestra che registra la netta affermazione di Alberto Cirio, dato attorno al 50% dalla quarta proiezione Opinio Italia per la Rai. Il Govenatore Sergio Chiamparino dopo la sconfitta annuncia l’addio alla politica. La delusione alle Regionali, viene compensata dal Pd con diverse nette affermazioni al primo turno alle Comunali: Bergamo, Firenze, Modena, Pesaro e Bari, dove Antonio Decaro è stato rieletto con quasi il 70% delle preferenze, vanno ai dem che ricandidavano tutti gli uscenti. Il centrodestra resta invece alla guida di Perugia ed è dato in vantaggio anche a Ferrara. Tanti i probabili ballottaggi, ad iniziare da Livorno dove i grillini sono tagliati fuori dal testa a testa in programma tra due settimane, al quale approderebbero il Pd e il candidato di Forza Italia, Lega e Fdi.

Il centrodestra vince in Piemonte

Tutti il Nord passa al centrodestra. Cirio viaggia con percentuali vicine al 50% staccando di oltre 10 punti Chiamparino, mentre Giorgio Bertola, candidato grillino, è attorno al 13%. Il primo partito è la Lega che dovrebbe chiudere, stando alle proiezioni, attorno al 35% delle preferenze. Un risultato che, unito all’affermazione alle Europee, ha spinto il Carroccio a rilanciare subito su autonomia e Tav, parlando di un segnale degli elettori consegnato alle urne. Chiarissimo il messaggio di Matteo Salvini. “La revisione della Tav era nel contratto di Governo, penso che la quota europea dovrà aumentare e contratterò per questo – ha detto in conferenza al Viminale – Se comunque la Lega ha il 36% dei voti in Piemonte come sembra, quasi il triplo dei M5S, vuole dire che i piemontesi si sono espressi chiaramente. Il voto non è referendum ma poco ci manca”.

Le Comunali: tante conferme

Alle Comunali, invece, è il Pd a fare il pieno nei maggiori centri al voto. I dem confermano Dario Nardella come sindaco di Firenze, Giorgio Gori a Bergamo, Giancarlo Muzzarelli a Modena, Matteo Ricci a Pesaro e Antonio Decaro alla guida di Bari. Un plebiscito quello del primo cittadino della guida del capoluogo pugliese. Le percentuali del successo sono attorno al 70%. Anche in molti capoluoghi di provincia che andranno al ballottaggio i dem sono presenti e partono favoriti: a Reggio Emilia e Lecce, in particolare, i candidati del Pd hanno sfiorato la vittoria la primo turno da uscenti. In quasi tutti i casi, il confronto sarà con il centrodestra, che vince al primo turno a Perugia – confermando Andrea Romizi con circa il 60% dei voti – oltre ad avviarsi al successo a Pavia e Pescara e ad andare molto bene a Ferrara, Potenza (dove il Pd resta fuori dal ballottaggio) e Foggia. I candidati dem e quelli di Lega e Forza Italia si giocheranno anche la poltrona di sindaco di Livorno che è stato di Filippo Nogarin. Stelle Sorgente, scelta come volto pentastellato, si è fermata a percentuali attorno al 15%. I Cinque Stelle sono in lotta per il ballottaggio solo a Campobasso. L’ex Dc Ciriaco De Mita è stato intanto rieletto sindaco di Nusco, in provincia di Avellino, a 91 anni. L’affluenza definitiva per le Comunali è stata del 68,01%, in calo rispetto al 70,97% delle precedenti omologhe. L’affluenza più alta si è registrata in Umbria con il 71,49%.