Roma. La ragazza muore di tumore, barista di Centocelle si toglie la vita

Si è tolto la vita ad un mese esatto da quando la sua fidanzata era entrata in coma per morire poco dopo di tumore. È accaduto in un padiglione degli uffici amministrativi del Policlinico Gemelli a Roma. Uno studente del policlinico ha visto il trentenne che dopo avere preso un ascensore panoramico, ha scavalcato una barriera e ha raggiunto la scala anticendio. Poi si è lanciato nel vuoto gridando “amore ti sto raggiungendo”. Un volo di 15 metri, è morto sul colpo, nonostante per quasi un’ora i medici abbiano tentato di rianimarlo. Alla stessa ora, un mese prima, nel reparto di Oncologia, se n’era andata in tre mesi dopo una malattia fulminante la donna che amava da quanto era adolescente. Lui barista di Centocelle, lei romena residente ad Albano. Stavano insieme da quando avevano 13 anni. Un grande amore come testimoniano le foto sempre insieme su Facebook. Anche lui ha deciso di farla finita. Voleva raggiungerla, scriveva. Sul posto gli agenti del commissariato Monte Mario che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Al Gemelli è accorsa la sorella della giovane donna, che lavorava in una cooperativa.