Nesli ritorna il 22 marzo con l’album “Vengo in pace” e va anche in tour

Milano. «Non sono un visionario e tre dischi sono il tempo necessario per costruirsi una fetta di carriera, per tirare delle somme, per guardarsi allo specchio e per esserci: sono soddisfatto di quanto fatto». È la riflessione di Nesli, all’anagrafe Francesco Tarducci, sul nuovo album “Vengo in pace”, in uscita venerdì 22 marzo. Questo nuovo album chiude idealmente la trilogia iniziata nel 2015 con “Andrà tutto bene” e proseguita nel 2016 con “Kill karma”, nati separatamente, ma che hanno finito con “Vengo in pace” per dare un perfetto senso logico a questi ultimi quattro anni di vita del cantautore. “Vengo in pace” chiude un percorso musicale alla ricerca di una serenità e di un equilibrio interiore passando attraverso il peggio di sé.

Il nuovo singolo “Le cose belle” racconta di un uomo ammaccato dalle botte della vita. «È l’uomo che si mette sempre in gioco, senza paura dei giudizi e di chi si sporca le mani nel fango – ha sostenuto – Un percorso che si fa e che logora, ammaccato dalle botte subite e quelle che ci infliggiamo da soli. Nessun filtro per ammettere che, crescendo, si perde un po’ la speranza a volte, ma c’è sempre qualcosa per cui vale la pena lottare». Il brano “Immagini” è un messaggio importante contro il bullismo. «La violenza verbale tramite social senza paura di dare giudizi anche brutali, con nuove patologie, amplificata dall’essere in diritto di esprimere una opinione violenta che crea delle conseguenze – ha affermato – Non cerco di dare soluzioni, e non ho intenzione di farlo, ma è un racconto dal quale trarre le conclusioni: bastano poche parole mirate per raccontare il senso di solitudine e di inadeguatezza che cresce in chi è stato bullizzato». In questo album Nesli ha fatto ritorno ad un cantato fatto di quelle ritmiche serrate. «È stato fatto senza calcolo e curato nel minimo dettaglio – ha confessato – Ho seguito la magia dei brani, dando credito alle canzoni e non a un’idea di base: comunque sono nella mia scrittura». L’album parla d’amore ma non nel senso convenzionale del termine. «No, non parla di quell’amore ma del confronto della vita, sì – ha sottolineato – L’amore qui è dello spazio, del tempo, per riuscire a spalmare questa parola che in italiano racchiude troppe cose, anche dolore, sofferenza, gioia, amicizia».

Le nuove canzoni saranno presentate in tour dal 21 marzo al Largo Venue di Roma, e proseguirà il 26 al Teatro Cristallo di Bolzano, il 28 al Flog di Firenze, il 29 all’Estragon di Bologna, il 31 all’Hiroshima Mon Amour di Torino, il 4 aprile alla Casa della Musica di Napoli, il 5 al Demodè di Modugno a Bari, il 6 al Land di Catania e l’11 all’Alcatraz di Milano. «Porterò nove canzoni su undici di questo disco – ha precisato – Mi piace l’idea di cantare brani non ancora conosciuti e non nascondo che voglio vedere le facce di chi le ascolta per la prima vola, anche se non mancheranno brani del mio repertorio. È il tour per promuove il disco. Dopo ci sarà anche il tour estivo». La band di Nesli è composta da Max Baldaccini (batteria), Luca Cirillo (tastiere), Mirko Fretti (basso) e Emiliano Fantuzzi (chitarre). L’instore tour attende Nesli dal 21 marzo al Largo Venue di Roma in occasione del concerto, per essere poi il 22 alla Mondadori di Napoli in via Luca Giordano (ore 18:00), il 24 alla Mondadori Duomo di Milano (ore 17:30), il 25 alla Feltrinelli Stazione di Torino (ore 18:00), il 27 alla Mondadori Piazza dell’Insurrezione di Padova, il 28 all’Auditorium Flog di Firenze in occasione del concerto e il 30 alle Le Due Torri di Stezzano di Bergamo (ore 17:00).