Mauro Icardi non sta male, l’Inter però pensa solo al Rapid

Mauro Icardi malato immaginario? Per il web non ci sono dubbi. Ma forse neanche sul piano medico. “Gli accertamenti non hanno evidenziato variazioni significative rispetto agli esami eseguiti prima dell’inizio della stagione sportiva in corso”. È la nota comparsa sul sito dell’Inter riguardo agli accertamenti clinici sull’ex capitano, Mauro Icardi, prescritti da Piero Volpi, il medico sociale dell’Inter.

Gli esami, tra cui una risonanza magnetica, dovevano stabilire l’entità dei malanni ad un ginocchio e ad una caviglia per cui da giovedì scorso Maurito si è limitato a delle sedute fisioterapiche, senza più mettere piede in campo. All’incirca 45 minuti di accertamenti, poi via, accompagnato dalla moglie Wanda e dal padre, insieme ai quali era arrivato all’Humanitas poco prima di mezzogiorno, l’argentino.

Ma la squadra pensa alla gara di ritorno con il Vienna. Spalletti spiega che “bisogna mettere a fuoco che queste situazioni qua non si risolvono con le chat, con i video e con i like, ma stando insieme, parlando e con contatti reali. In questi casi, se ci si ricorda come si faceva una volta, si va nelle direzione giusta, anche se il mondo è più tecnologico. Nelle gestione di un gruppo essere giusti nei confronti dei giocatori è la cosa che funziona sempre di più: a me non è riuscito sempre, ma ho cercato di mandare messaggi che arrivino a tutti. Questa squadra sa ragionare e sa valutare le regole e il bene della squadra e dei tifosi. A volte si prendono anche posizioni scomode, ma che hanno un fondamento. E gli addetti ai lavori, quelli che sanno come funziona uno spogliatoio, si sono espressi chiaramente sulle nostre scelte”. “Se ci si inizia a comportare secondo logica, seguendo un ragionamento corretto, Mauro rientrerà al 100 per cento”. Farebbe comodo, perché “fino a poco tempo fa quando non c’era Icardi dicevamo che era una assenza importante: ora è lo stesso”.

Al suo posto c’è Lautaro. “Icardi e Lautaro sono molto simili, perché sono due punte centrali, ma come tutti i calciatori forti possono coesistere. Quando c’è tale qualità si possono mettere insieme. Uno è più bravo in area, l’altro è più disinvolto fuori, ha qualcosa in più a livello di fraseggio con la squadra. Come finalizzatore ne esistono pochi come Mauro, come “striker di manovra” deve migliorare. Ma il nostro modo di giocare non cambia molto”.  Con il mister in conferenza stampa c’era Antonio Candreva. “Ne hanno parlato direttori, presidente e soprattutto allenatore. Sappiamo che Mauro è dispiaciuto così come tutti noi, lui ci tiene a questa squadra, a questa maglia e ai suoi tifosi. Lo aspetteremo a braccia aperte quando sarà recuperato. Con noi Mauro è sempre stato sorridente dalla settimana scorsa e da quando gli hanno comunicato la notizia”.