Nuovo corso per volontari ABIO Napoli, Associazione per il bambino in ospedale

Al via il 23 marzo il corso articolato in quattro appuntamenti per formare nuovi volontari ABIO che possano alternarsi negli ospedali di Napoli e provincia per alleggerire le ore dei bambini in ospedale con il gioco, la condivisione e il sorriso. Dal 2000 la sezione napoletana della nazionale Associazione per il bambino in ospedale, fondata da Nicola Giuliano, si occupa dell’arduo compito di umanizzare le giornate in ospedale dei più piccoli. I circa 500 volontari ABIO Napoli si occupano di sostenere e accogliere, nei reparti pediatrici di 11 ospedali fra Napoli e la provincia, bambini e famiglie. Partecipare al corso di formazione 2019 obbligatorio per conoscere l’Associazione ABIO, come muoversi in ospedale e come approcciare ai bambini e ragazzi in condizione di necessità è gratuito. Occorre però visitare il sito www.abionapoli.org alla sezione “unisciti a noi” e compilare il form con i propri dati per la sezione “diventa volontario”. Il corso si terrà il sabato mattina al Vomero nei giorni 23 e 30 marzo, 6 e 13 aprile. Dopo la formazione verrà affidato a ciascun volontario un turno settimanale in un ospedale della durata di tre ore. Più sono i volontari più ospedali, reparti e giorni potranno essere coperti e meno bambini dovranno fare a meno del gioco in corsia. Fra i progetti ABIO Napoli c’è anche “Cinema in corsia”, i piccoli degenti potranno passare delle ore in spensieratezza in un ambiente cinema allestito in ospedale. I volontari ABIO Napoli vestiranno i panni dei personaggi dei film negli ospedali il 9 e il 23 febbraio. Le proiezioni sul grande schermo con cartoni animati e film d’animazione potranno far evadere dalle mura dell’ospedale i bambini, specialmente quelli lungodegenti. Continua anche il progetto “I colori di ABIO” in collaborazione con Unicredit Banca, via il grigio delle pareti e degli ambienti di pediatria a favore dei colori, come già stato per l’ospedale Monaldi e a breve anche il Santobono. Per fare di più servono più volontari: ragazze e ragazzi, donne e uomini, che vogliano essere inseriti in una tabella di marcia per cimentarsi in un’esperienza unica di formazione e accrescimento, sperimentare cosa significa essere un volontario e aiutare chi ne ha bisogno.