E’ gravissimo Manuel Mateo Bortuzzo: chi ha sparato vive a Roma sud

Manuel Mateo Bortuzzo, nuotatore di Treviso, è stato ferito da un colpo d’arma da fuoco a Roma, fuori da un pub in piazza Eschilo, all’Axa. Gli spari sarebbero partiti da uno scooter. Gli inquirenti sono sulle tracce di due uomini che sono stati identificati. Al momento non si esclude che si sia trattato di uno scambio di persona. L’atleta sarebbe infatti estraneo a una rissa avvenuta poco prima nel locale. In un video ripreso dalle telecamere di sorveglianza nella piazza si vedrebbero dei fari in lontananza e poi il ragazzo che si accascia a terra, accanto a un amico. Sulla vicenda indagano gli agenti del commissariato di Ostia e della Squadra mobile. È caccia a due persone, probabilmente cittadini di Roma, che potrebbero essere i responsabili del grave ferimento del giovane. Almeno uno dei due è stato identificato ed è residente nel quadrante sud della Capitale, a pochi chilometri dal luogo dell’episodio, ma al momento non sarebbe reperibile. “Quei due hanno sparato a un centinaio metri dagli agenti della polizia, che era intervenuta al pub per sedare la rissa, con la quale la vittima non centrava niente” raccontano alcuni testimoni. Il giovane è stato colpito a un fianco e a trovarlo agonizzante, riverso nel centro della piazza, sono stati gli uomini di una pattuglia delle volanti, chiamata per sedare una rissa. A quanto ricostruito dagli investigatori, il ragazzo era diretto in quel locale ma poi, proprio a causa della rissa, non è entrato. Una volta arrivati, gli agenti l’hanno portato prima all’ospedale Grassi e poi al San Camillo, dove è ricoverato in prognosi riservata, dopo essere stato sottoposto a un intervento d’urgenza per bloccare l’emorragia interna al torace provocata dal proiettile, che si sarebbe fermato su una vertebra. Il nuotatore è stato poi sottoposto anche un’operazione neurochirurgica per la rimozione del proiettile, rimasto integro, che si era fermato nella parte destra all’altezza dell’undicesima vertebra. L’intervento è stato effettuato dal professor Alberto Delitala. La prognosi rimane riservata. Prima delle prossime 48 ore non è possibile stabilire eventuali danni per la mobilità.