In cosa consiste la cessione credito pro soluto e come si procede
Ci sono tantissime soluzioni finanziarie a disposizione, strumenti che aiutano la crescita aziendale e non solo. Tra questi c’è la cessione del credito. In cosa consiste e come funziona? Lo scopriamo con l’aiuto di Advancing Trade, specializzata nella cessione credito pro soluto.
La cessione del credito: cos’è
Si tratta di un accordo che consiste nel cedere il diritto di credito di un soggetto ad un terzo. Così il soggetto cha acquisisce il credito può procedere alla riscossione nei confronti del debitore ceduto. In questa formula i soggetti coinvolti nel contratto sono tre. Le figure coinvolte sono il cedente ovvero il creditore che cede il proprio diritto. Poi il cessionario, in pratica il soggetto terzo verso quale il credito viene trasferito. E infine il ceduto ovvero il debitore.
La legge: la cessione del credito
Il codice civile disciplina la materia. In particolare gli articoli 1260 e successivi. Questa pratica può avvenire a titolo gratuito o a titolo oneroso. Nel primo caso il creditore dovrà garantire l’esistenza e la validità del credito. Invece nel secondo il credito viene ceduto previo pagamento di un corrispettivo e il creditore dovrà garantire che non esistano altri soggetti che possano rivendicare la proprietà del credito. In base al codice civile, il debitore non deve fornire il suo consenso alla cessione del credito. Tuttavia è indispensabile che il ceduto venga portato a conoscenza del trasferimento per essere a conoscenza a chi dovrà effettuare il pagamento. La cessione diventa effettiva soltanto quando il debitore l’avrà accettata o quando ne avrà ricevuto notifica. Per la legge è indifferente che il debitore effettui il pagamento ad un soggetto piuttosto che ad un altro.
Quando un credito non può essere ceduto
E’ indispensabile che il credito ceduto non abbia un carattere personale, ma è necessario anche che la cessione dei crediti non sia esplicitamente vietata dalla legge. Non può avvenire la cessione quando tra creditore e debitore esiste un patto di non cessione del credito di cui il cessionario è a conoscenza.
Cessione del credito: le tipologie
La cessione del credito può essere di due tipi. La prima è la cessione credito pro soluto. Avviene quando il creditore che cede il credito garantisce al cessionario solo la sua esistenza, non assicurando garanzie relative al fatto che il debitore provveda realmente al pagamento. In questo caso il rischio dell’inadempimento passa al cessionario. Invece la cessione credito pro solvendo si verifica quando il creditore cedente deve garantire l’esistenza del credito ma anche la solvibilità del debitore. Se il debitore ceduto non provvede al pagamento, pertanto, il cessionario può rivalersi sul cedente.
Come funziona per le imprese
La Legge n. 52 del 21 febbraio 1991 stabilisce che anche i contratti stipulati dall’imprenditore possono rientrare nella cessione del credito. Esso ricopre il ruolo di cedente, nell’esercizio dell’attività d’impresa. In questo caso diventa cessionario del credito una banca o un altro intermediario finanziario il cui oggetto sociale preveda l’esercizio dell’attività di acquisto di crediti d’impresa. Si parla di factoring. Grazie alla cessione dei crediti commerciali le imprese possono disporre subito dei capitali che, altrimenti, avrebbero potuto riscuotere solo alla scadenza del credito. I benefici della cessione dei crediti commerciali per un’impresa sono notevoli. Vengono così eliminati dal bilancio aziendale crediti di cui risulta difficile la riscossione. Questi inoltre concorrono a formare il reddito imponibile. Mediante questa operazione le aziende possono beneficiare anche di un alleggerimento dell’imposizione fiscale.