A Cosenza la IX Giornata Nazionale della Mediazione Familiare

                       Un’ Iniziativa di Rilevante Interesse Socio-Culturale Promossa dall’Associazione Italiana Mediatori Familiari (A.I.Me.F.),presso la sede dell’associazione Aspic Psicologia Cosenza, si   è   tenuto,  presente un qualificato ed  attento pubblico, un incontro  informativo e divulgativo sulla famiglia e su un momento particolarmente delicato e complesso che questa può attraversare:la separazione coniugale. L’attualissimo Evento,patrocinato A.I.Me.F.,ha fatto registrato l’intervento d’apertura a cura della presidente dell’Aspic Psicologia Cosenza, la dottoressa  Amalia   Dodaro (Psicologa   e Psicoterapeuta), su: “ Il Conflitto nella Coppia”.

Amalia Dodaro, Presidente Aspic -Cosenza

La responsabile Aspic – Cosenza ha, brevemente, presentato il suo Organismo, che è stato da poco costituito nella Città Bruzia, indicando, all’attento uditorio, i principali traguardi che s’intendono raggiungere:-Promuovere il counselling e la cultura psicologica;-Promuovere il benessere individuale e una migliore qualità della vita;-Promuovere lo sviluppo del sé e di relazioni sane;-Promuovere la crescita e lo sviluppo del singolo e della comunità;-Promuovere l’ascolto e l’accoglienza;-Fornire sostegno e consulenza ai singoli e alle organizzazioni (scuole, aziende, associazioni, enti e pubblica amministrazione); -Organizzare corsi, eventi formativi, seminari, laboratori, gruppi di evoluzione e di crescita personale. Entrando nel vivo dell’argomento specifico dell’incontro la presidente Aspic-Cosenza ha sostenuto: Ogni coppia attraversa delle fasi, dall’innamoramento all’idealizzazione, alla delusione (allorquando i due partner si scontrano con i reciproci limiti e pregi) e alla disillusione (che richiede un’accettazione dell’Altro per come è).Le difficoltà incontrato-ha dichiarato la relatrice-sono varie e si diversificano a seconda della fase del ciclo vitale della coppia; difficoltà che, in casi di alta conflittualità,possono essere analizzate e superate con l’aiuto di un professionista, intraprendendo un percorso di terapia di coppia, il cui esito auspicato è la riorganizzazione del sistema coppia su basi nuove, funzionali al benessere di tutti i membri coinvolti e che ruotano attorno ad essa, inclusi i figli.

Da sin.:Annunziata Procida (A.I.Me.F) -Amalia Dodaro (Aspic)

  Il filo conduttore del contributo  della  dottoressa Annunziata  Procida  (Mediatrice Familiare A.I.Me.F., Mediatrice scolastica e Criminologa) è stato: “Conoscere la Mediazione Familiare”. Una priorità dell’incontro era, infatti, veicolare la cultura della Mediazione Familiare quale strumento per affrontare le problematiche della   famiglia in separazione  ed   illustrare   la   modalità   di   intervento   del  mediatore. L’ A.I.Me.F – L’Associazione Mediatori Familiari, nata nel 1999, ha per scopo quello di riunire i professionisti che si occupano di mediazione familiare e nella relativa tutela della figure che svolgono tale delicato compito. Il Mediatore Familiare – ha affermato la relatrice – è una figura che non vuole sostituirsi a quella dell’avvocato ma che spesso collabora con quest’ultimo, soprattutto al fine di tutelare i bambini dagli  eccessi emotivi che l’esperienza separativa può generare nei loro genitori. Con  la mediazione, infatti, si recuperano le risorse della famiglia favorendo la  continuità   bi-genitoriale   e   i  legami  parentali. Ampio  spazio  è   stato  dato,  pertanto, alla lettura e al commento della “Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori”, presentata dal Garante nazionale per l’infanzia e  l’adolescenza lo scorso 2 ottobre. Ad arricchire la serata è stata la presenza di un pubblico sensibile ed interessato, che ha partecipato attivamente al dibattito con domande, riflessioni e vissuti.A conclusione dei lavori, l’organizzazione della manifestazione ha  distribuito utili ausili  e materiale illustrativo. Scheda. La Mediazione Familiare : Percorso per la Riorganizzazione delle Relazioni Familiari La Carta Europea del 1992, alla quale anche il nostro paese ha aderito, fornisce una definizione condivisa della materia in oggetto: la Mediazione Familiare è un processo in cui un terzo neutrale, ovvero il Mediatore, viene sollecitato dalle parti per fronteggiare la riorganizzazione resa necessaria dalla separazione, nel rispetto del quadro legale esistente. La Mediazione Familiare,pertanto,opera per ristabilire la comunicazione tra i coniugi. L’obiettivo concreto della mediazione stessa è la realizzazione di un progetto di organizzazione delle relazioni che rispetti i bisogni di ogni membro della famiglia ma soprattutto l’interesse supremo dei figli. Il Comitato del Consiglio dei Ministri d’Europa all’art. 1 chiarisce: “La Mediazione Familiare è un procedimento di costruzione e di gestione della vita tra i membri d’una famiglia alla presenza di un terzo indipendente ed imparziale definito Mediatore Familiare, il suo compito è accompagnare le parti in un processo fondato su una finalità concordata anzitutto tra loro”. La definizione più diffusa ed accettata vede la Mediazione Familiare “… un percorso per la riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione o ad un divorzio: il mediatore sollecitato dalle parti, nella garanzia del segreto professionale e in autonomia dal sistema giudiziario, si adopera affinché i partner elaborino in prima persona un programma di separazione per sé e per i figli, in cui possano esercitare la comune responsabilità genitoriale.

Il Seminario proseguirà con il Cineforum: ‘Una poltrona per due’, nel mese di Novembre ’18

Il Mediatore, neutrale – imparziale – professionalmente formato, ha l’obiettivo di promuovere e facilitare l’autonoma negoziazione tra le parti per agevolare il raggiungimento di accordi condivisi e durevoli, la coppia pur non essendo coppia coniugale, continua ad esistere e ad essere presente come coppia genitoriale nell’interesse e per il benessere dei figli. Un buon Mediatore Familiare si adopererà per mantenere adulti responsabili i genitori, in ogni fase della mediazione. Ecco perché il progetto di ridefinizione delle relazioni familiari post-separazione non può che essere il frutto di una libera e consapevole scelta. Infine, la principale finalità del processo di mediazione, è promuovere la relazione genitoriale oltre la rottura delle relazioni di coppia, rendendo la coppia protagonista responsabile di un processo decisionale interattivo, idoneo a ri-negoziare le relazioni. I genitori sono chiamati a collaborare trovando soluzioni realistiche compatibili con le esigenze di entrambi sulle principali questioni inerenti la gestione, la cura, l’educazione dei figli,il loro mantenimento. La divisione dei beni è un altro punto di discussione. Casali del Manco (CS), 27.X.2018