Claudio Baglioni domani su Rai 1 dall’Arena di Verona e poi in tour

Verona. “È una fabbrica musicale con 22 musicisti polistrumentisti, quasi una doppia sezione ritmica, cinque coriste, due quartetti di fiati e archi, 26 artisti tra ballerini e acrobati”. È la sintesi fatta da Claudio Baglioni sul super show “Al centro” dall’Arena di Verona in onda sabato 15 settembre su Rai 1, anticipato dall’omonimo emozionante video dal cast stellare dell’inedita suite strumentale, da Diego Abatantuono ad Ambra Angiolini, Luca Argentero, Claudia Gerini, Ficarra e Picone, Michelle Hunziker, Giorgio Panariello, Rocco Papaleo, Alessandro Preziosi, e altri ancora.

“Non è un concerto, è una forma di festa, con la presenza di molti amici attori, fatto a mia insaputa – ha fatto notare – Un vero ‘corto’, un brano strumentale con un accenno di coro di tante voci del nostro mondo che mi ha accompagnato da 50 anni. Ho incontrato persone che mi dicevano ‘io sono cresciuto con le tue canzoni’ cui spesso rispondevo ‘ti poteva andare anche peggio’. È la colonna sonora della mia vita”. Per la prima volta, l’arena veronese ospita un concerto rivoluzionario con il palco al centro e tutti i posti dell’intero anfiteatro numerati. “Il centro è ideale, della vita, soprattutto per me nato in periferia – ha sottolineato – L’arena festeggia per la prima volta in epoca moderna la rappresentazione al centro dopo essere passata da anfiteatro a teatro: nessuno ha mai visto l’arena con il palco al centro”. “Questo piccolo grande amore”, “Sabato pomeriggio”, “Poster”, “La vita è adesso”, “Solo”, “E tu come stai ?”, “Strada facendo”, “Avrai: sono solo alcune delle 33 canzoni portate sul palco. “Per la prima volta nella mia vita la scaletta delle canzoni è rigorosamente cronologica, eseguite, performate e cantate dall’inizio ad oggi, – ha ammesso – Ho sofferto un pochino di meno nel fare questa selezione perché un super concerto va a privilegiare il flusso generale narrativo con parole appoggiate su musica, fissate in 33 brani rispetto ai 400 che ho scritto: prima ho avuto paura e pietà, privilegiando canzoni anche non pop ma che lo sono diventate. Sto tre ore sul palco. Il mio primo co al centro fu nel 1991 al Flaminio di Roma”.

Discograficamente Claudio Baglioni è stato omaggiato dalla sua casa discografica con il cofanetto “Al centro” di 4 cd con 50 canzoni indimenticabili per i suoi 50 anni al centro della musica. “Ho un nuovo album in lavorazione – ha confessato – Per il momento è sospeso per via di tutti questi impegni: sto lavorando con Celso Valli alla sua lavorazione”. Claudio Baglioni non poteva soffermarsi sul suo secondo festival di Sanremo. “L’Ariston ha un palco piccolo ma ci saranno anche lì sicuramente novità – ha accennato – Per quanto riguarda la parte artistica si dividerà in due parti per dare ai giovani modo di sviluppare e dare spazio al loro talento, rivolto anche a un pubblico un po’ più giovane. Sui cambiamenti ci stiamo lavorando, non ci sono novità su conduzioni e grandi presenze sul palco; ho accettato questo secondo capitolo per una assunzione di responsabilità perché sono convinto che non è stata una botta di fortuna la prima”. Claudio Baglioni sarà protagonista con il tour nelle principali arene indoor d’Italia, dove grazie al palco al centro, il pubblico sarà disposto a 360 gradi e potrà ripercorrere insieme all’artista mezzo secolo di suoi indimenticabili successi. Queste le prime date: 16 e 17 ottobre al Nelson Mandela Forum di Firenze, 19, 20 e 21 al Pala Lottomatica di Roma, 23 e 24 al Pala Prometeo di Ancona, 26, 27 e 28 al Mediolanum Forum Assago di Milano, 30 al Pala Evangelisti di Perugia, 2, 3 e 4 novembre al Pal’Art Hotel di Acireale (CT), 6, 7 e 8 al Pala Florio di Bari, 10 e 11 al Pala Sele di Eboli (SA), 13 e 14 all’Unipol Arena di Bologna, 16 e 17 alla Kioene Arena di Padova, 20 e 21 al Pala George di Montichiari (BS), 23 e 24 al Pala Alpitour di Torino. A marzo il tour riprenderà con altri imperdibili appuntamenti live: 16 al Modigliani Forum di Livorno, 26 al Palasport di Reggio Calabria, 29 al Pala Lottomatica di Roma, 2 aprile a Pala Rubini Alma Arena di Trieste, 5 al Forest National di Bruxelles, 7e al Hallenstadion di Zurigo, 9 a RDS Stadium di Genova, 15 al Pala Verde di Treviso e 24 al Nelson Mandela Forum di Firenze. “Al centro è uno spettacolo con produzione notevole per energie e mezzi – ha anticipato – È la cosa più difficile che ho fatto fin’ora perché non c’è protezione, non ci sono quinte: un tour molto impegnativo con 50 concerti in tutta Italia.