Incidente aereo ad Yirol: morto il vescovo Simon Adut, grave medico italiano

Un aereo si è schiantato in un lago del Sud Sudan. Ci sono diverse vittime. Tre persone, tra cui un medico italiano, sono sopravvissute. Ignote al momento le cause dell’incidente sul quale si sta indagando. A confermarlo il ministro dell’Informazione della città di Yirol, Taban Abel Aguek. Il medico italiano era impegnato per un’organizzazione umanitaria, ha specificato Aquek. Versa in gravi condizioni e al momento è in sala operatoria. Gli altri superstiti sono un bimbo di 6 anni ed un altro uomo. L’aereo L-140 aveva a bordo 22 passeggeri. Si è schiantato nel lago Yirol. Tra le vittime ci sarebbe anche il vescovo anglicano di Yirol, Simon Adut, ma le notizie che giungono sono ancora frammentarie. E’ stato trovato vivo il medico italiano di una Ong e che era stato dato per morto. Sarebbe sopravvissuto per miracolo, anche se le sue condizioni sono gravissime e al momento si trova in sala operatoria. Contrastanti anche le informazioni sul numero delle vittime. Il ministro dell’Informazione dello Stato di Eastern Lakes afferma che sono 19 le persone decedute e due i sopravvissuti, un bambino e il pilota, mentre fonti mediche riferiscono di 18 morti e tre sopravvissuti, tra cui un bambino di 6 anni. “Quando è arrivato le condizioni atmosferiche erano così nebbiose che ha tentato di atterrare ma è precipitato nel lago Yirol vicino alla città omonima. E’ triste. Molte persone a bordo sono ritenute morte. Stiamo ancora stabilendo i dettagli. I pescatori sono stati i primi ad arrivare sulla scena per recuperare i corpi dalle macerie”, ha sottolineato. L’unica cosa certa è che il volo era partito dall’aeroporto internazionale di Juba, capitale del Sud Sudan.