Roma. Grassi: “La Raggi non esulti per elemosina di Stato”

“La sindaca Raggi esulta per i 126 milioni di euro sbloccati dal patto di stabilità grazie all’intervento del ministro Tria ma si tratta di cifre modeste che non bastano certamente a coprire le emergenze della Capitale”. A sostenerlo è l’architetto Raimondo Grassi, presidente del movimento Roma Sceglie Roma. “Si tratta di piccole elargizioni, un’elemosina di Stato, così come l’impegno assunto sulla realizzazione del Ponte dei Congressi, opera fondamentale per un quadrante della città attraversato ogni giorno da oltre quattrocentomila romani e che speriamo non sia anche gravato dallo Stadio della Roma che andrebbe costruito altrove, proprio per decongestionare il traffico”, prosegue Grassi. “Quello che manca a questa Amministrazione è una visione completa e organica del futuro, in una città piegata da un grave dissesto economico a cui non possono bastare pochi fondi elargiti col contagocce dallo Stato”. “Roma Sceglie Roma torna a ribadire l’urgente necessità di una Legge Speciale che trasformi la nostra Capitale in un ente con maggiore autonomia decisionale sul modello delle grandi Capitali europee, con risorse e poteri adatti ad una grande metropoli. Solo così si potrà rilanciare l’economia di Roma, progettando una città in cui chi viene ad investire in opere di miglioramento possa avere burocrazia zero e tempi di autorizzazione certi nella massima trasparenza. Soltanto in questo modo è con questi strumenti Roma sarà in grado di camminare da sola senza stare perennemente indebitata e costretta ad elemosinare aiuti dallo Stato con il cappello in mano”, conclude Grassi.