Trissino. Giancarlo Rigon ha ucciso Enrico Faggion poi si è sparato

Trissino è sotto choc per il drammatico omicidio suicidio avvenuto all’ora di pranzo, in pieno giorno, davanti a tanti testimoni. Giancarlo Rigon ha atteso che Enrico Faggion uscisse dalla casa della madre per tornare al lavoro e lo ha bloccato in auto. Lo ha fatto scendere dal suv ed è iniziato un litigio. L’uomo di 59 anni ha sparato alle spalle della vittima. È stata un’esecuzione avvenuta in via Nazario Sauro, vicino alle piscine. I bagnanti hanno udito i colpi in modo distinto. Per il magazziniere di 39 anni non c’è stato nulla da fare. Enrico Faggion avrebbe dovuto sposarsi con la compagna veronese il prossimo 8 agosto. Con la compagna già conviveva a San Martino Buon Albergo da qualche settimana. Rigon, anche lui di Trissino, lavorava come orafo. L’assassino è stato trovato morto dai Carabinieri a pochi chilometri di distanza nella sua auto, suicida. L’uomo si è tolto la vita sparandosi con il revolver che sarebbe stato usato anche per fare fuoco sul trentenne. Nell’auto c’era un biglietto in cui Rigon impartiva alcune disposizioni per la sua sepoltura, senza altri riferimenti. Le indagini, tra le altre piste, seguono quella di un contrasto tra i due dovuto a motivi economici.