Volatilità dei mercati: il parere dell’esperto

Quando parliamo di volatilità dei mercati, ci riferiamo a grandi variazioni dei prezzi in tempi ridotti, in particolare rispetto a variazioni e tempi che hanno storicamente caratterizzato un prezzo. In altre parole: se siamo abituati a oscillazioni di un titolo sul lungo periodo e le sue variazioni non superano i valori di minimo e massimo che conosciamo, questo ci sembra l’andamento regolare del titolo. Nonostante a livello globale i valori fondamentali dei mercati finanziari siano positivi, negli ultimi mesi si è assistito a un ritorno della volatilità dei mercati. Quali sono gli elementi di rallentamento sono causa del ritorno della volatilità? Secondo molti esperti, è impossibile escludere il collegamento fra la ricomparsa della volatilità con l’aumento di incertezze macroeconomiche, generate anche da incertezze di ambito politico. Devo preoccuparmi della volatilità? Certamente la volatilità è fonte di rischio nei mercati finanziari. Abbiamo chiesto il parere di Walter Moldadori, financial advisor.

“Nell’eurozona – spiega il consulente finanziario Walter Moladori –  anche a causa dell’euro forte nel cambio contro il dollaro e i dazi recentemente imposti, la situazione non è più favorevole come nel secondo semestre 2017, ma ciò potrebbe spingere la BCE a non accelerare la normalizzazione della politica monetaria“. Nei mercanti emergenti, il rallentamento dell’inflazione consente alle banche centrali di adottare politiche espansive, tagliando anche i tassi di interesse”. 

La volatilità dei mercati viene misurata con il Vix, che riporta come la media del 2015 fosse di 14,4 punti. Il 3 gennaio 2018 era a 9,1 punti, per poi salire improvvisamente a 37,3 punti il 5 febbraio. Più il valore Vix è alto, più i prezzi nei mercati finanziari oscillano. Con un valore come quello registrato a inizio febbraio, si tratta di oscillazioni medie pari a anche al 5% del valore. L’impennata di febbraio è stata causata dalle previsioni dell’inflazione negli USA, che influisce sui tassi di interesse sul dollaro.  

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  Le previsioni parlano di un aumento della volatilità dei mercati, specialmente per quanto riguarda i titoli di debito pubblico, dato che le politiche monetarie, che in questi anni hanno condizionato i mercati con i tassi zero, stanno cambiando, di conseguenza i rendimenti dei titoli, sganciati da politiche come il quantitative easing che ne hanno determinato i rendimenti in modo artificiale, saranno liberi di fluttuare.

Per informazioni su nuove forme di investimento e domande potete scrivere a Walter Moladori su waltermoladori.allianzbankfa.it o via email a [email protected] o al Tel: 030/9142749 – 9140058