Il sollevatore per disabili: perchè è estremamente utile

Il sollevatore per disabili è estremamente utile sia per il disabile che ha bisogno di assistenza per effettuare determinati movimenti sia per il parente o il personale addetto ad aiutarlo negli spostamenti giornalieri che, altrimenti diverrebbero notevolmente complicati. Questo strumento è fondamentale per permettere una maggiore autonomia oltre a ridurre notevolmente la fatica e lo sforzo sia di chi ne ha bisogno sia del parente o del personale che interviene in aiuto. È consigliato in quanto permette di sollevare completamente la persona disabile o con difficoltà motorie, in particolare modo in tutti quei passaggi che diventano dei veri e propri ostacoli come nel trasporto dal letto sedia a rotelle e viceversa. Data la grande richiesta e necessità di questi dispositivi è consigliato di rivolgersi ad aziende specifiche per i sollevatori per disabili, come Sollevati.

Le caratteristiche principali

Un buon sollevatore per disabili deve rispondere a dei criteri essenziali per garantire un servizio efficiente e sicuro per chi ne usufruisce. È solitamente costituito da una colonna verticale, un braccio mobile con l’imbracatura ed un sistema per il movimento. Alla base ci sono 4 ruote con sistema frenante per garantirne sia il pratico spostamento sia la sicurezza durante l’uso. La prima caratteristica di questo prodotto deve quindi essere la stabilità: il suo utilizzo prevede la sopportazione di un peso importante (parliamo di un essere umano spesso adulto e per questo deve garantire la sopportazione di un carico massimo di 130 chili). Deve essere realizzato in modo che non si verifichino bilanciamenti o ribaltamenti. Per questo motivo la base d’appoggio ed il sistema frenante devono essere di alta qualità: la prima deve essere inoltre regolabile in larghezza in modo da potersi adattare a qualsiasi situazione e carrozzina, deve adattarsi a qualsiasi tipo di letto e deve garantire l’assoluta stabilità anche nei casi in cui non è possibile una completa apertura delle barre. Il secondo deve avere un sistema semplice ma efficace per l’inserimento e il disinserimento, permettere un movimento fluido e semplice dello strumento e garantire blocchi delle ruote sia a livello direzionale che totale. In secondo luogo in quanto strumento sanitario deve essere facile da manovrare: è stato realizzato per facilitare il disabile e chi lo aiuta, per cui non deve diventare in alcun modo uno strumento di intralcio poiché verrebbe meno l’obiettivo per cui è stato acquistato. Le ruote devono avere un basso attrito mentre il braccio elevatore deve essere ergonomico e con una velocità di sollevamento graduale per evitare bruschi oscillamenti. Da non dimenticare il comfort: la persona che utilizza questo dispositivo sanitario deve sentirsi a proprio agio durante l’uso. Sarebbe ideale magari la presenza di un poggiatesta (a seconda dei casi e dei modelli) o delle maniglie laterali per una maggiore comodità. Una delle caratteristiche più importanti, inoltre, è la sicurezza: stiamo parlando di persone inabili che necessitano di aiuto per cui è fondamentale che non si metta a rischio la loro incolumità. Per questo motivo sono necessari elementi quali: indicatori di carica per la batteria, un bloccaggio di emergenza automatico che si attiverà in caso di sovraccarico o eventuale guasto, un dispositivo anti-schiacciamento con blocco della discesa nel caso avvenga un contatto accidentale, ed infine un dispositivo di discesa assistita in caso di guasti. Infine deve essere uno strumento facile da usare con semplici fasi di aggancio e sgancio. L’ideale sarebbe la possibilità di usare un telecomando per comandi come la regolazione della base di appoggio o per il braccio elevatore.

Le tipologie di sollevatori

Quante tipologie ne esistono in commercio? Sostanzialmente tre a seconda del tipo di uso che se ne deve fare e del sistema che ne garantisce il movimento. Distinguiamo quindi 2 categorie principali:

  • idraulici: questa tipologia funziona grazie ad un sistema di leve e pistoni idraulici. Non serve quindi una presa elettrica in quanto si azionano tramite una leva. E’ un modello economico ma facile da usare e per questo estremamente utilizzato. Questa tipologia è inoltre consigliata poiché capace di sopportare fino a 160 chili di carico;
  • elettrici: in questo caso si dispone di un motore elettrico a batterie. E’ un modello davvero utile in quanto fa tutto il macchinario con nessuno sforzo né da parte del disabile né da chi lo aiuta nei movimenti. Tutto questo grazie ad un telecomando che permette di regolarlo a distanza con possibilità di controllare anche il livello della batteria. Nella maggior parte dei casi questa batteria è rimovibile per sicurezza specie durante la notte.

Quasi tutti i modelli, inoltre, sono dotati di un pulsante per l’arresto di emergenza. Si tratta di strumenti più sofisticati e più confortevoli per l’utente finale in quanto riducono al minimo le oscillazioni ma sono anche i più costosi. Infine esistono altre tipologie più specifiche che riguardano l’uso per il quale il sollevatore per disabili è stato realizzato: alcuni di questi sono i mettinpiedi ed i sollevatori per vasca da bagno. Nel primo caso si tratta di facilitare la possibilità di alzarsi dal letto o da una sedia ed è indicato per persone con difficoltà a deambulare. Nel secondo caso si tratta di strumenti impermeabili studiati per facilitare l’ingresso e l’uscita dalla vasca da bagno garantendo la massima sicurezza. Questi dispositivi sanitari sono indispensabili per garantire al disabile una maggiore autonomia e per questo motivo devono essere efficienti anche a lungo termine. La scelta di un buon prodotto porta a molto più che un semplice aiuto nei movimenti: è uno strumento che migliora notevolmente la qualità della vita di chi ha difficoltà motorie.