Cresce tra Milano e la sua cintura la rete per la casa

Apertura di Sportelli per i cittadini, erogazione dei fondi regionali e comunali di sostegno all’affitto, incentivi e politiche che promuovano soluzioni, con particolare attenzione al canone concordato, coordinati in chiave metropolitana. Per favorire lo scambio tra Milano e la Città metropolitana in tema di politiche abitative nasce il secondo nodo del milanese, come previsto dalle linee di indirizzo valide per la sottoscrizione di accordi con comuni dell’hinterland nell’ambito di Pon Metro, il Programma europeo che finanzia progetti rivolti allo sviluppo urbano sostenibile delle città metropolitane.

Come spiega Gabriele Rabaiotti, assessore ai Lavori pubblici e alla Casa: “Accanto alla crescita del canone concordato all’interno della città, si rafforza la rete tra Milano Abitare e le agenzie per la casa presenti nella prima cintura metropolitana milanese. Grazie al finanziamento Pon Metro, che concorre a promuovere i servizi per il canone concordato capaci di facilitare l’accesso alla casa, anche molti comuni dell’hinterland sono oggi collegati con Milano, e si aggiungono come ulteriori nodi di un sistema che, guardando anche fuori dalla città, risulterà più efficace. Le politiche della casa ci insegnano infatti che non c’è sempre corrispondenza tra i luoghi della domanda e quelli dell’offerta”.

Il progetto è ambizioso, avallato da due delibere simili nei contenuti ma diverse per aree di riferimento: l’ultima, appena approvata dalla Giunta, si riferisce ad accordi con i comuni di Arese, Cornaredo, Lainate, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Rho, Settimo Milanese e Vanzago, da stipulare mediante l’azienda consortile Ser.Co.P.; quella precedente riguarda invece l’area Nord Milano, e precisamente i comuni di Bollate, Senago, Novate Milanese, Baranzate, Garbagnate, Solaro, Paderno Dugnano e Cesate, per i quali si è già da tempo costituita l’azienda consortile Comuni Insieme che, a sua volta, ha dato vita all’agenzia C.A.S.A.

L’obiettivo del programma Pon, che prevede l’apertura di due Sportelli metropolitani per la casa entro il 2022, è quindi già stato raggiunto; si tratta ora di alimentarlo e svilupparlo secondo le direttrici prestabilite. Compito degli Sportelli è intercettare ed offrire ai cittadini dei Comuni associati possibili soluzioni abitative, sviluppando un sistema di alloggi privati a canone concordato, e svolgendo attività di orientamento e coordinamento. I destinatari degli interventi previsti sono infatti singole persone o nuclei familiari per cui è impossibile trovare casa al di fuori di una rete di protezione, famiglie in condizione di morosità incolpevole legata alla perdita del lavoro e comunque al basso reddito, nuclei che non hanno i requisiti per essere inseriti nelle graduatorie Erp ma che non riescono nemmeno ad accedere ad abitazioni in affitto sul mercato privato, troppo oneroso.

I numeri di Comuni Insieme, che con l’agenzia C.A.S.A. ha già iniziato ad operare nei territori associati da alcuni mesi, sono incoraggianti e parlano di un’attività che incontra le necessità degli abitanti: 594 il totale degli accessi ai due Sportelli già aperti, 74 i contratti a canone concordato mediati, 6 gli alloggi affittati come abitazioni temporanee a persone che ne hanno bisogno, mentre partirà a giugno un progetto dedicato ai padri separati, con un primo gruppo di quattro che verrà ospitato in un appartamento di 139 mq. Nel complesso, finora, sono stati erogati oltre 243mila euro per il sostegno all’affitto.

Per questa tipologia di attività Pon Metro mette a disposizione 300mila euro a favore di Comuni Insieme e 150mila da destinare invece a Ser.Co.P. Risorse cui vanno aggiunte anche quelle regionali e statali, per un totale di circa 600mila euro, destinate ad interventi di microcredito, contributi all’affitto, fondi di garanzia per i proprietari e prestiti a tassi agevolati. Tutti servizi che l’agenzia sociale di Fondazione Welfare Ambrosiano Milano Abitare, convenzionata con il Comune, già svolge sulla piazza di Milano, e che negli ultimi mesi hanno portato ad un notevole sviluppo del canone concordato. Di recente, infatti, è stata raggiunta l’intesa tra Comune e Fondo Ca’ Granda (gestito da Investire Sgr) in seguito ad un accordo firmato da tutte le organizzazioni sindacali degli inquilini: il Fondo ha manifestato l’intenzione e l’interesse ad orientare il suo patrimonio ad uso abitativo (circa 600 alloggi) verso il canone concordato. Un’intesa che segue di poco l’analogo accordo stipulato con San Carlo Trieste, che ha messo a disposizione con lo stesso obiettivo un migliaio di appartamenti all’interno del quartiere Grigioni (Lorenteggio/Frattini).