L’unica carta dei grillini sono i dem

Il M5S lavora su più fronti ad iniziare dalle Regionali. In Valle d’Aosta si vota il 20 maggio e il movimento è impegnato a raccogliere le firme per presentarsi alle Regionali. La partita principale rimane il Governo. Per Luigi Di Maio è da escludere “un governo-ammucchiata. Per noi questo film non esiste. Non è il governo di cambiamento che vogliamo quello che chiede Salvini, un governo con dentro Meloni, Berlusconi, Salvini e il Movimento 5 Stelle”.

Di Maio vorrebbe fare della Lega il suo junior partner. Ma fino a che punto il leghista è disposto ad arrivare? Fare il socio d minoranza di Beppe Grillo è più importante di guidare un centrodestra che vale almeno il 40% del voto degli italiani? Del resto il grillismo è un fenomeno di protesta destinato ad esaurirsi. Destra e Sinistra invece sono concezioni politiche radicate, posizioni definite e longeve.

“Se questa è la sua idea non può essere la nostra, se stanno immaginando questo film per noi è un film che non esiste. Il nostro obiettivo è mandare avanti le lancette non indietro. Se la Lega vuole discutiamo delle proposte per gli italiani ma Salvini non può pensare di chiederci un governo ammucchiata, soprattutto in questo momento storico” insiste Di Maio. A questo punto i grillini devono convincere i dem. Perché sono i grillini che possono perdere l’occasione storica di andare al Governo.

“Al momento non è in programma” assicura Di Maio rispondendo a chi gli chiede quando vedrà Matteo Salvini e Maurizio Martina. “Se la Lega è interessata al cambiamento vengano al tavolo e mettiamoci al lavoro per l’Italia” ha dichiarato il politico napoletano ribadendo di avere “registrato un passo avanti” dalle dichiarazioni del reggente Pd. L’unico interlocutore per i grillini rimane quindi il Pd e praticamente Matteo Renzi. Peccato per lui che i dem sono spaccati e che l’ex premier fiorentino è disponibile piuttosto ad appoggiare Matteo Salvini ma non a consegnare la campanella di Palazzo Chigi a Beppe Grillo.