Per la morte di Nunzio Viola e Lorenzo Mazzoni ipotesi disastro colposo

Il procuratore capo Ettore Squillace Greco ha aperto un fascicolo relativo all’incidente nel porto industriale di Livorno, in un serbatoio all’interno del deposito costiero Neri (serbatoio 62), che ha provocato la morte di due operai della Labromare. Le vittime sono Nunzio Viola, 52 anni, e Lorenzo Mazzoni, 25 anni.

L’indagine aperta dal sostituto procuratore Sabrina Carmazzi, pm di turno, è per disastro colposo, al momento a carico di ignoti. Il serbatoio aveva contenuto acetato di acetato di etile e si è piegato a causa della violenza dell’esplosione.

Uno dei due operai, investito in pieno dalla deflagrazione, è morto sul colpo, mentre l’altro era ancora in vita al momento dell’arrivo dei soccorsi, ma i tentativi di rianimarlo sono stati vani.

I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo per mettere in sicurezza la zona. Non si è sviluppato nessun incendio, probabilmente perché il serbatoio era stato svuotato. L’esplosione potrebbe essere stata causata da una sacca di gas formatasi all’interno della cisterna stessa.