Birra Amarcord: quali sono le birre migliori (secondo noi)

Il birrificio Amarcord nasce ormai più di vent’anni fa a Rimini, sul lungomare, dall’idea di un gruppetto di amici, tutti accomunati dall’amore per la birra e per la propria terra. Infatti, nonostante il birrificio oggi si sia trovi ad Apecchio, negli Appennini Centrali, alle pendici del Monte Nerone, la sua storia è legata a doppio filo con quella di Rimini. Sì, perché i produttori di birra Amarcord sono alla continua ricerca di quello che di buono c’è nella tradizione. I prodotti con cui viene realizzata sono di qualità, e lo dimostrano anche i premi che negli anni ha ricevuto questa birra tutta italiana, o forse dovremmo dire tutta romagnola. Ma oggi non siamo qui per riportare agli onori delle cronache la nascita di questa birra, ma piuttosto per raccontarvi quali sono le migliori birre Amarcord che potrete trovare al pub, al ristorante o al supermercato.

Le birre Amarcord: classiche

La storia di birra Amarcord è legata soprattutto alle classiche, le prime ad essere state realizzate dal birrificio di Rimini. Sono quattro, ognuna con un nome di donna. Ognuna con una personalità diversa: la seduttiva Gradisca, l’ammaliatrice Volpina, l’affidabile Midòna e l’intensa Tabachéra. A queste si sono poi aggiunte altre birre, tutte di qualità, come quelle a edizione limitata. Qui i mastri birrai di Amarcord si sono divertiti a sperimentare, ricercare, sognare. E perché no, a provocare. Ma sempre con attenzione verso i prodotti, perché la fantasia va alimentata ma gli ingredienti devono essere di prima qualità. Ci sono poi le AMA e le Riserva Speciale, tutto con caratteristiche diverse, l’una dall’altra. Tra tutte queste birre queste abbiamo individuato le migliori, secondo noi.

1. La Gradisca

Il nostro cuore è rivolto alle primogenite. Quindi era impossibile lasciare fuori la Gradisca. Una delle birre classiche più amate, ricche e profumate tra quelle realizzate da birrificio Amarcord. Si tratta di una bionda, chiara, che può essere consumata anche ogni giorno, con pizze, carne bianca, formaggi freschi o poco stagionati, aperitivi e con la piadina ovviamente. Meglio se squacquerone e rucola. Come ogni birra riminese che si rispetti, ha il suo matrimonio perfetto con il pane dei romagnoli. La Gradisca è una birra realizzata con 100% malto d’orzo, dorata e con una schiuma densa e compatta. Leggermente più frizzante della media, è una birra con un corpo leggero. Al suo interno le note floreali, il luppolo, il malto e il miele trovano il proprio equilibrio. Ben bilanciata e pulita, impossibile fermarsi al primo sorso.

2. La Midòna

Birra chiara, rassicurante come la propria moglie. Fresca e con un corpo pieno e piacevolmente amaro, che invita a consumarla in un sorso. La schiuma è bianca e compatta, mentre in bocca si avvertono le note erbacee e le spezie. Questa birra chiara trova la sua accoppiata vincente con le pizze saporite, i friarielli e i carciofi. Oppure con primi piatti o frittura a base di verdure, salumi e formaggi di media stagionatura. A Rimini si beve con verdure gratinate e piadina, oppure con i classici sardoncini e cipollotto. È inoltre stata premia a Vinitaly nel 2014, con il “Premio Golosario Sol&Agrifood Vinitaly 2014” e negli Stati Uniti, con il “World Expo of Beer 2008”.

3. La Volpina

Rossa, intrigante e con una schiuma pannosa. Il corpo della Volpina è pieno e strutturato mentre al palato dona sensazioni di miele, frutta secca e candita, equilibrate dal gradevole amaro finale. Vista la sua corposità, questa birra è perfetta con primi piatti con sughi gustosi, di carne, affettati o formaggi stagionati, coniglio in porchetta e braciole alla griglia.

4. Gradisca Special Edition

L’ultima birra che vi suggeriamo è la bionda Gradisca, in Limited Edition. In questa birra sono stati utilizzati due luppoli bandiera, da Stati Uniti e Europa, che rendono unica la birra. Chiara, tendente al velato, per via di una filtrazione volutamente incompleta che le dona un aspetto artigianale. Tra i luppoli pregiati utilizzati in dry hopping che caratterizzano la Gradisca Limited Edition ci sono il Nelson Sauvin, coltivato nella regione del Nelson in Nuova Zelanda, che ricordano l’uva spina fresca e l’aroma del vino bianco Sauvignon Blanc, da qui l’appellativo Nelson Sauvin e il Saaz, uno dei luppoli più diffusi al mondo. Il risultato è stato una birra in stile American lager, perfetta con primi piatti di pesce con crostacei, calamari, granchio reale. E voi, avete mai bevuto le birre Amarcord? Quali sono le vostre preferite?