Sfiorando il muro. Il terrorismo politico a Padova

Padova terrorismo politico

Oggi alle 17:30, l’Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova presenta la proiezione del documentario “Sfiorando il muro” di Silvia Giralucci, figlia di Graziano Giralucci, vittima delle Brigate Rosse. La proiezione si tiene presso l’auditorium del Centro Culturale Altinate/San Gaetano.

Interviene l’autrice, in dialogo con Alberto Botte della Rete degli Studenti Medi Veneto. L’ingresso è libero e gratuito. L’appuntamento rientra tra le iniziative realizzate in occasione della mostra “In Movimento. La nostra Storia dal 1960 a oggi“, dedicata alla storia del movimento studentesco e visitabile fino all’11 febbraio al primo piano del Centro Culturale.

Padova: sfiorando il muro

Nel 1974, Silvia ha solo tre anni quando suo padre Graziano Giralucci, militante dell’Msi, viene assassinato a Padova dalle Brigate Rosse, a poche decine di metri dall’attuale Centro Culturale, nella sede dell’Msi di via Zabarella. L’evento segnerà vivamente l’esistenza di Silvia, provocando in lei un profondo vuoto affettivo, materiale e sociale, ma anche politico.

Il ricordo di una scritta che la regista vedeva campeggiare sul muro di fronte alla casa della nonna e il ritrovamento negli archivi di famiglia di alcuni filmati in Super8 diventano lo spunto iniziale per un viaggio nel passato e nella memoria storica del nostro Paese, ripercorrendo gli anni del terrorismo anche attraverso interviste ai protagonisti di un’epoca che mostra ancora diversi lati oscuri. Una riscoperta della Padova degli anni ‘70, divisa dalle lotte fra i vari gruppi politici.

“Silvia Giralucci fissa sguardo e cuore su una stagione politica drammatica che divise e accecò centinaia di milioni di giovani che si sono odiati, combattuti e abbattuti trascinando il nostro Paese alle soglie della guerra civile. Defilata e ostinata a ricordare il padre come un uomo e non come un simbolo, valica il muro sfiorato nell’infanzia per riconciliarsi con l’assenza. Di un padre, di una città, di un Paese”. (Marzia Gandolfi su Mymovies.it).