Come organizzare una gita scolastica

L’organizzazione di una gita scolastica per i bambini delle scuole elementari prevede una serie di passaggi che devono essere studiati con la massima attenzione: proprio per questo motivo è consigliabile fare riferimento a un tour operator specializzato, in grado di proporre soluzioni differenti tali da coniugare prezzi ridotti e servizi ottimali. In effetti l’aspetto economico non può essere sottovalutato: non si può pensare che una scuola imponga dei costi troppo elevati alle famiglie degli studenti.

Il programma di viaggio include la prenotazione dei pullman e la scelta degli insegnanti che dovranno accompagnare i piccoli: quest’ultimo aspetto in una scuola primaria non è così delicato come potrebbe esserlo in una scuola superiore, visto che i bambini sono più semplici da gestire e meno ribelli rispetto agli adolescenti. Per quel che concerne i pullman, invece, negli ultimi tempi non sono stati rari i casi in cui i mezzi scelti per il trasporto siano stati fermati dai vigili prima della partenza perché non in regola. Ecco perché è indispensabile rivolgersi ad agenzie serie e con una lunga esperienza nel proprio campo, in grado di scongiurare qualsiasi rischio sotto questo punto di vista.

Una volta che ci si è occupati del reperimento di altri eventuali accompagnatori – per esempio, scelti tra i genitori degli alunni disponibili a partecipare al viaggio – può essere utile mettersi in cerca anche di una o più guide: tutto dipende dalla destinazione selezionata. Un altro fattore decisivo è quello relativo ai pasti e alla loro organizzazione: che si opti per un pranzo al sacco, per una sosta al ristorante o per una tappa in una struttura ricettiva, è sempre bene premurarsi di conoscere in anticipo le eventuali allergie e intolleranze alimentari dei piccoli, per evitare imprevisti poco gradevoli.

Insomma, per le gite scolastiche scuola primaria la flessibilità è una caratteristica molto importante: si può scegliere se affidarsi in toto a un operatore specializzato o se organizzare il viaggio in maniera autonoma, ma è certo che è indispensabile tenere conto delle abitudini e delle esigenze degli studenti. L’età, poi, è un fattore fondamentale: un conto è portare in viaggio dei bambini di terza e un conto è farlo con i bambini di quinta, certo più maturi ma forse anche più desiderosi di autonomia e, quindi, da tenere sotto controllo con un occhio di riguardo. Non rimane altro da fare che scegliere la meta in cui recarsi: in Italia – tra città d’arte e borghi – c’è solo l’imbarazzo della scelta, per fortuna.

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