Roma. Nel 2018 prende vita il nuovo Macro
Il processo di forte innovazione del sistema dell’arte e della cultura contemporanea giunge alla sua tappa fondamentale con la presentazione del nuovo MACRO anche rispetto al rapporto sinergico che questo spazio avrà con il sistema dell’arte contemporanea di cui fanno parte il MAXXI e la Galleria Nazionale e i tanti operatori del settore in città. Il museo farà parte del nascente Polo del Contemporaneo e del Futuro – modello promosso dall’Assessorato alla Crescita Culturale di Roma Capitale – che contribuirà con le altre istituzioni comunali e nazionali al riposizionamento di Roma come capitale della vita culturale contemporanea
Motore del Polo sarà l’Azienda Speciale Palaexpo, che dal prossimo 1° gennaio metterà in connessione il Palazzo stesso con il MACRO Museo di arte contemporanea di Roma e con il Mattatoio. Obiettivo del Polo sarà stimolare l’esplorazione di nuove frontiere presenti e future con una profonda relazione con il sistema delle Biblioteche di Roma, come presidi diffusi in tutto il territorio cittadino. L’Azienda Speciale Palaexpo – che presto avrà una nuova governance dopo la chiusura dell’avviso pubblico per il nuovo CdA – riparte quindi dal 2018 con un nuovo ruolo e un nuovo impegno.
Il nuovo MACRO inizierà il 2018 con la mostra sui Pink Floyd, mentre vedrà partire da ottobre il progetto sperimentale “MACRO Asilo”, che sarà un grande dispositivo d’incontro con e per la città, accogliente, immerso nel suo territorio aperto e permeabile a chiunque faccia pratica artistica. Sarà uno spazio ospitale, residenziale – dove stare più che visitare – utilizzabile, produttivo (in grado di produrre le opere, oltre che mostrarle), leggero, polidisciplinare. Uno spazio relazionale dove ripensare l’incontro tra gli artisti e la città. Per questo è stato deciso che l’accesso al museo sarà gratuito per tutti: un ulteriore passo in avanti nella politica di accessibilità e apertura degli spazi culturali portata avanti dall’Amministrazione.
Il “MACRO Asilo” sarà un dispositivo nuovo che reinventa il museo, come una realtà di produzione e trasformazione culturale oltre la dimensione espositiva. Il progetto sperimentale è stato ideato da Giorgio de Finis, che ne assume la direzione artistica. Del resto l’esperienza del MAAM, di cui Giorgio de Finis è l’ideatore, è presente già nelle linee programmatiche di Governo approvate con deliberazione dell’Assemblea Capitolina, dove si sottolinea l’importanza del patrimonio culturale ricevuto in eredità e contemporaneamente la necessità per Roma di “tornare capitale culturale mondiale nel pieno senso del termine , città in cui la capacità di sviluppare, creare, produrre conoscenza , beni e servizi culturali, siano al cuore del suo sviluppo”. Il progetto è stato raccontato alla presenza del Vicesindaco con delega alla Crescita Culturale Luca Bergamo, della Presidente della Commissione Cultura Eleonora Guadagno, dell’artista Michelangelo Pistoletto, del Direttore generale f.f. dell’Azienda Speciale Palaexpo Fabio Merosi, della Direttrice della Galleria Nazionale Cristiana Collu, del Direttore del MAXXI Arte Bartolomeo Pietromarchi e del direttore artistico del progetto sperimentale di “MACRO Asilo” Giorgio de Finis.