Milano punta su MiGeneration lab – Restart
Palazzo Marino punta ad aiutare giovani che sono senza lavoro e senza competenze specifiche a diventare protagonisti attivi dello sviluppo cittadino. E’ uno degli obiettivi che il Comune di Milano si è prefissato nell’elaborare MiGeneration lab – Restart. A spiegarlo il vice sindaco Anna Scavuzzo.
In aggiunta a cofinanziamenti locali per oltre 114 mila euro, di cui 38 mila a carico di Palazzo Marino (tra i partner che contribuiranno a realizzare Restart figurano anche Città metropolitana, Actionaid, Diapason, Opendot e Wemake) le risorse consentiranno di sperimentare nuovi modelli di inclusione, acquisizione di competenze e partecipazione sociale dei giovani tra i 18 e i 25 anni, in condizioni di particolare fragilità dovute a difficoltà economiche e scarsità di capitale sociale, che non stanno studiando né lavorando (i cosiddetti NEET).
Il progetto, che affina alcune delle metodologie già positivamente sperimentate con il progetto “MiGeneration lab”, intende valorizzare il protagonismo dei giovani mediante un “patto” che sancisca, a fronte di un investimento formativo da parte dell’Amministrazione pubblica, un impegno fattivo dei giovani che saranno coinvolti attivamente nella realizzazione di interventi di sviluppo del territorio.
Si va dalla formazione specifica in ambiti innovativi – come Agrifood, sartoria del riuso e comunicazione web – ai percorsi di coprogettazione nei fablab della città. Dalla creazione di un team di giovani che, accompagnati da un tutor, entrino per un periodo nelle piccole e medie imprese del territorio che intendono ripensare i propri sistemi di welfare, alle passeggiate teatrali alla scoperta dei quartieri di Milano. Dall’evento di business matching “Borsa dell’innovazione generativa” ai progetti di recupero di beni comuni.