Giuliano Pisapia benedice l’alleanza con Angelino Alfano

Lo schema siciliano si ripete. Alle elezioni politiche 2018 il partito di Angelino Alfano sarà alleato di Matteo Renzi e farà parte della coalizione di centrosinistra. A certificarlo Giuliano Pisapia. Il leader di Campo progressista apre all’accordo per “mettere insieme centro e sinistra per fare un nuovo centrosinistra”. “Vogliamo costruire un campo aperto, largo e progressista”, ha affermato. “Noi veniamo dalla sinistra e saremo capaci di mettere insieme centro e sinistra per fare un nuovo centrosinistra. Io ho sempre parlato di centrosinistra e centrosinistra significa avere la sinistra, il cattolicesimo democratico e tutti i partiti che si sentono e si riconoscono nel centrosinistra”.

Angelino Alfano è dunque il benvenuto anche se si tratta per l’ex sindaco di Milano di un “sacrificio”. Alternativa Popolare è in fibrillazione. Da un lato si trova le porte chiuse da Silvio Berlusconi per tornare nel centrodestra, dall’altro lato non tutti vogliono stare con il centrosinistra. Maurizio Lupi propone la via della corsa in solitaria, una strada poco praticabile che rischia di essere un dignitoso suicidio politico. C’è chi ha già pronta una soluzione personale come Roberto Formigoni dato per partente di ritorno nel centrodestra, che sarebbe disponibile ad accogliere singoli ma non Ap. Lupi però non demorde. Voci di corridoio rivelano che una corsa solitaria consentirebbe ad Ap di allearsi con il centrodestra dopo il voto. L’ultimo sondaggio dà Ap al 2,8%. “Può correre da sola e superare la soglia” ha affermato il coordinatore. Il sondaggio darebbe Ap al 3,3% se alleato con la sinistra e al 3,4% se corresse con il centrodestra.

I giochi sono chiusi. Il leader di Ap Angelino Alfano ha rimarcato che “la legge elettorale non prevede la condivisione del candidato premier. Se correremo con la coalizione di governo, noi non voteremo per il candidato premier del Pd ma per il nostro. Se non ci saranno le condizioni per l’alleanza con il Pd, allora con i moderati individueremo un nostro candidato di coalizione”.

Lo schema include i Centristi per l’Europa di Pier Ferdinando Casini, che guarda ad una forza popolare ed europeista in raccordo con il Pd che punta più su Casini che su Alfano dopo il ko in Sicilia. Alfano non può a fare a meno di ribadire che “ci sono temi divisivi con la maggioranza che, se diventassero centrali in questa fine legislatura renderebbero faticoso allearsi subito dopo”.

Alfano e Casini