Perché un’azienda dovrebbe contattare un’agenzia investigativa a Milano

Tra le modalità attraverso cui un datore di lavoro può esercitare il proprio potere c’è il ricorso alle tecnologie investigative, naturalmente da sfruttare nel rispetto del diritto alla tutela del dipendente. Ci si può interrogare, a questo proposito, in quali occasioni per un datore di lavoro sia legittimo fare riferimento agli investigatori privati al fine di effettuare delle verifiche sul modus operandi dei propri dipendenti, e se le relazioni che vengono fornite dalle agenzie possano essere usate in tribunale e allegate nei giudizi che riguardano le impugnazioni delle sanzioni disciplinari, come – per esempio – nei casi di licenziamento per giusta causa. L’argomento è tanto dibattuto quanto delicato, dal momento che non sempre è così netto il limite tra quello che è lecito e quello che non lo è. Non sono rari, di conseguenza, i casi in cui le indagini che vengono svolte da un investigatore privato vengono osservate con sospetto, dal momento che si è portati a pensare che esse non siano ammesse dalla legge. I datori di lavoro, in realtà, non solo hanno il diritto, ma hanno anche il dovere di monitorare l’attività dei propri dipendenti, non solo per accertarsi che lavorino, ma anche per salvaguardare il proprio patrimonio e quello aziendale. Rivolgersi a un’agenzia investigativa, a Milano e nelle altre grandi città, è dunque è una situazione sempre più comune per molti imprenditori.

Il delicato rapporto dell’agenzia investigativa con la legge

La legge garantisce questi diritti, come conferma l’articolo 2086 del codice civile (mentre l’articolo 2104 identifica i poteri del capo dell’impresa): il datore di lavoro, dunque, ha la facoltà di impartire al lavoratore disposizioni che siano finalizzate a una corretta esecuzione dell’obbligazione, a un suo adempimento preciso e alla sua disciplina. Il potere direttivo si concretizza, tra l’altro, attraverso il potere di controllo, che non consiste semplicemente nell’impartire disposizioni, ma anche nel controllare l’adempimento dell’obbligazione lavorativa e nel verificare la diligenza necessaria in base alla natura della prestazione. Senza dimenticare, ovviamente, il bisogno di salvaguardare la proprietà aziendale rispetto a possibili danni o furti. Gli interessi in gioco, tuttavia, sono diversi e contrastanti: c’è quello del datore di lavoro, da un lato, che ha la necessità di controllare la puntualità dell’adempimento e di tutelare l’apparato strumentale che serve per lo svolgimento dell’attività; e c’è quello dei dipendenti, dall’altro lato, che non può vedere compromesso il proprio diritto alla dignità, alla libertà e alla riservatezza. Ecco perché ci si interroga sulle modalità con cui il titolare di un’impresa possa usufruire dei servizi di una agenzia investigativa a Milano – o in qualsiasi altra città italiana – richiedendo l’avvio di investigazioni aziendali.

I diritti dei datori di lavoro nel campo delle investigazioni aziendali

Il titolo primo dello Statuto dei Lavoratori riconosce e disciplina il potere di controllo dei datori di lavoro, legittimando sia il controllo delle prestazioni lavorative che un potere di controllo extra contrattuale, così definito dal momento che non è immediatamente e direttamente connesso con l’obbligazione di lavorare. Sempre nello Statuto dei Lavoratori, viene indicato il divieto di ricorrere a guardie giurate o a personale occulto a scopo di vigilanza, così come è proibito adoperare impianti audiovisivi o strumenti di altro genere per il controllo a distanza. Questo è ciò che prevede la legge, ma la pratica e la quotidianità a volte indicano una realtà differente, con gli imprenditori che ritengono troppo circoscritto il campo in cui può essere esercitato il proprio potere di controllo. La Corte di Cassazione, a dire la verità, in più occasioni si è espressa al fine di legittimare il controllo del datore di lavoro nei confronti dei dipendenti, anche nel caso in cui esso sia occulto e realizzato – per esempio – attraverso delle agenzie investigative, a condizione che esso abbia lo scopo di identificare comportamenti illeciti del lavoratore che esulano dalla normale attività, purché avvenuti nell’orario di lavoro e sul posto di lavoro: un uso non corretto dei permessi sindacali o degli ammanchi di denaro sono solo due tra le molte circostanze possibili per cui può essere contattato un investigatore privato a Milano.