Milano. Si punta a conciliare tempi lavorativi e qualità della vita

Il Comune di Milano porta avanti lo sviluppo di modelli organizzativi che consentono di conciliare tempi lavorativi e qualità della vita. La Giunta Sala ha approvato le linee guida per l’estensione dei benefici del lavoro agile a tutti i dipendenti comunali. Il provvedimento adottato estende i benefici del lavoro agile a tutte le direzioni dell’Amministrazione. Nello specifico ogni direzione potrà concedere ai dipendenti, sulle base delle necessità organizzative degli uffici, di lavorare in modalità agile per tre/quattro giorni al mese. L’obiettivo del provvedimento è di arrivare nel giro di tre anni ad avere circa il 10% dei dipendenti coinvolti nel lavoro agile, come previsto del decreto Madia.

Linee guida giungono dopo il successo ottenuto dalla prima edizione de “La settimana del lavoro agile”, svolta dal 22 al 26 maggio 2017, che ha visto la partecipazione di oltre 180 aziende, di cui l’87% private, con oltre 17 mila lavoratori coinvolti. Il lavoro agile è un approccio all’organizzazione del lavoro basato su una combinazione di flessibilità, autonomia e collaborazione che non richiede necessariamente al lavoratore di essere presente sul posto di lavoro o in un altro luogo predeterminato e gli consente di gestire il proprio orario di lavoro, garantendo comunque il rispetto del limite massimo di ore lavorative giornaliere e settimanali stabilito dalla legge e dai contratti collettivi nazionali.

Milano Palazzo MarinoSecondo un’indagine condotta dal Comune su un campione di 2.321 lavoratori che quest’anno hanno aderito alla Settimana del lavoro agile, 1.002 sono uomini (43%) e 1.273 donne (55% – il 2% rimanente non ha indicato il genere nel questionario). Tra i partecipanti la fascia compresa tra 25 e 39 anni costituisce il 22%, tra 39 e 55 anni il 58% gli over 55 il 17%. I laureati rappresentano il 49%, i diplomati 47%. Tra gli aderenti alla giornata del lavoro agile il 48% è impiegato, il 46% è quadro e solo 2% dirigente. Il luogo preferito per provare l’esperienza del lavoro agile per l’ 87% del campione è stato il lavoro da casa, il 9% ha scelto altre sedi distaccate dell’azienda rispetto all’abituale, solo 1% ha optato per una postazione in un coworking. Tempo risparmiato per gli spostamenti casa-lavoro da chi ha praticato il lavoro agile: 242.458 minuti, pari a circa 168 giorni e 8 ore e 58 minuti. Tempo impiegato nel 43% dei casi per prendersi cura della famiglia, dedicarsi alla cura della casa e attività domestiche 20%, al lavoro 15%, al riposo 10%, alle proprie passioni e hobby il 6% e il 5% ad altro.

Sempre nell’ottica di una migliore la conciliazione tra lavoro e qualità delle vita il Comune di Milano è stato il primo ente pubblico italiano ad adottare, nel mese di ottobre, il progetto MAAM – Maternity As A Master il primo programma al mondo che trasforma la genitorialità in un master in sviluppo di competenze trasversali. Con il progetto Mamm l’esperienza della genitorialità diventa occasione di allenamento per competenze soft utili anche nell’esercizio della professione: proprio quelle competenze più ricercate dal mondo del lavoro, come la gestione del tempo, l’empatia, la capacità di collaborare con gli altri, la creatività.