In arrivo 12 mila nuovi alberi a Roma

Saranno piantati insieme a cittadini e associazioni 12 mila nuovi alberi per creare nuovi boschi urbani. Si parte con Centocelle e Tor Sapienza. Domenica 19 novembre il Campidoglio con il suo Assessorato alla Sostenibilità Ambientale (insieme con Municipi, associazioni, comitati e con i cittadini che vorranno aderire in queste settimane) metterà a dimora i nuovi alberi, tutti autoctoni (tipici dell’area romana). E la “piantumazione partecipata” esordisce creando polmoni verdi in periferia (al parco di Centocelle e a Tor Sapienza) e destinando una parte degli alberi ai Municipi VIII e X per rimboscare con circa 300 essenze le zone di Garbatella e di Ostia.

Oltre che a Roma, il 19 novembre saranno messi a dimora col metodo partecipato migliaia di nuovi alberi anche a Torino e Milano, passando per Reggio Emilia, Carrara e una quarantina di altre città. Sono circa 300 i volontari romani già reclutati che domenica 19, e le domeniche seguenti in caso di maltempo, pianteranno con tecnica ‘forestale’ piccoli alberi autoctoni, alti circa 80 centimetri.

boschi urbani RomaL’invito sarà esteso ad associazioni, gruppi scout, parrocchie e ad ogni confessione religiosa. La “forestazione urbana” vuole essere un grande momento di partecipazione comunitaria per Roma e per il bene comune. Un’opera che trova ispirazione anche nelle parole dell’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco. Anche la sindaca Raggi, l’assessora Montanari, i consiglieri capitolini e dei Municipi parteciperanno alla messa a dimora degli alberi.

Il progetto verrà esteso ogni anno con nuove zone di forestazione urbana, andando a piantare entro il 2021 decine di migliaia di nuovi alberi su aree pubbliche a Roma, coprendo tutti i Municipi. La forestazione urbana, misura tra quelle necessarie per combattere i cambiamenti climatici, fa parte delle azioni portate avanti dai programmi ambientali delle Nazioni Unite. Ogni albero produce ossigeno per 2.5 esseri umani e può assorbire fino a 15 kg di CO2. E la “forestazione partecipata”, già sperimentata negli ultimi due anni in città come Reggio Emilia, Torino e Milano, aumenta la sensibilità dei cittadini e la loro coscienza ecologica, facendone parte attiva nei progetti per la propria comunità.