Milano. Inquilini Case popolari: piano di rientro in 120 rate

Disco verde dal consiglio comunale di Milano al piano per recuperare la morosità dagli inquilini delle case comunali gestite da MM. Come concreto tentativo di recupero bonario del credito pregresso palazzo Marino attiva un piano di rientro, già oggetto di una delibera di Giunta approvata a luglio, che porta il numero delle possibili rate dalle attuali 24 ad un massimo di 120.

La morosità si riferisce al periodo fino al 31 dicembre 2016, nonché la bollettazione chiamata “Straordinaria 2016” e relativa messa in mora, le cui scadenze di pagamento sono state differite ad aprile e a giugno 2017 e infine prorogate a settembre. Si tratta di una partita aperta che riguarda canoni, oneri accessori e relativi adeguamenti richiesti dai gestori degli alloggi che si sono susseguiti negli anni. Possono accedere al piano di rateizzazione solo i nuclei familiari che non siano titolari di patrimonio mobiliare o immobiliare più consistente rispetto al debito, e che abbiano sottoscritto un regolare contratto di locazione ad uso abitativo con il Comune (il debito può riferirsi anche ad un contratto chiuso). Tra questi, chi rientra nell’Area di protezione (ISEE ERP fino a 9mila euro) e di accesso (ISEE ERP tra i 9 e i 14 mila euro) non è obbligato al versamento di alcun acconto, e potrà usufruire di un piano modulato secondo l’ammontare del debito e la sua capacità economica. Per chi, invece, rientra nell’Area di permanenza (ISEE ERP da 14 a 35 mila euro) l’attivazione del piano sarà subordinata al versamento di un acconto compreso tra il 10 e il 25% dell’ammontare del debito.

L’incidenza di ciascuna rata

Si valuterà la ricaduta delle rate sul reddito medio mensile del nucleo in questione. L’incidenza è stata diminuita da un quinto ad un ottavo, in ottemperanza del principio secondo cui il numero e l’importo delle rate debba essere commisurato all’effettiva sostenibilità economica da parte del nucleo interessato. E’ stata decisa l’istituzione di una Commissione consultiva che avrà il compito di vagliare le situazioni eccezionali di sopravvenuta insostenibilità del piano. Sarà composta tra gli altri da rappresentanti degli assessorati alla Casa, alle Politiche sociali e al Bilancio, da referenti del Coordinamento emergenze abitative e delle organizzazioni sindacali degli inquilini. Tutte le risorse recuperate verranno destinate ad interventi aggiuntivi di manutenzione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Sarà MM a proporre il piano agli inquilini comunicando l’effettivo ammontare del debito, dopodiché ci saranno 90 giorni per decidere se aderire. Con cadenza annuale verrà presentato al Consiglio comunale il risultato delle attività.

Milano case