Maltempo a Livorno. Si lavora per tornare alla normalità: in visita il Ministro Galletti
Oggi è prevista in città la visita del ministro all’ambiente Galletti. Il sindaco ha dichiarato che proporrà l’individuazione di siti al di fuori del territorio provinciale dove trasferire i detriti che si stanno accumulando nelle due aree dedicate allo stoccaggio individuate. Alle 12 è previsto l’arrivo del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti per un vertice in prefettura. Dal Comune confermano che oltre alla ricerca dei due dispersi la priorità resta quella di liberare le strade dal fango prima possibile.
L’emergenza alluvione a Livorno ha fatto registrare al momento 6 morti e 2 dispersi. Il bilancio ufficiale conferma sei morti. Una settima vittima, che alcuni collegano al nubifragio, è un uomo deceduto in un frontale non lontano da Livorno, ma l’incidente non è ancora stato collegato al nubifragio.
Livorno: il punto della situazione
Crollati altri due ponti, uno in via Remota (sulla provinciale 8 che porta al Gabbro), l’altro in via Vallicelle a Limoncino, lungo la provinciale 5. Le principali criticità si registrano ancora nella zona di Montenero e in via Firenze.
Circolazione treni
Il traffico ferroviario alle 18.40 dio domenica è stato in parte riattivato. Transito sul binario destro della linea da Livorno a Vada, sebbene a velocità ridotta. In seguito ripresa anche l’attività dell’altro binario. I treni a lunga percorrenza dirottati sulla linea Tirrenica.
Mezzi pubblici
Le linee del trasporto pubblico dalle 15 di domenica sono state riattivate quasi tutte. Criticità a Montenero, dove ci sono ancora difficoltà per raggiungere piazza delle Carrozze mentre la funicolare è fuori uso e tale rimarrà per diverso tempo dato che la piena ha portato via il terreno da sotto i binari. Critica la viabilità nella zona della Scopaia a causa della circolazione interrotta dall’incrocio di via di Popogna fino a via Inghilterra.
I soccorsi
In azione squadre della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco per la rimozione del materiale di ingombro presente su tutto il territorio. La situazione di maggiore criticità interessa la via delle Vallicelle, a Limoncino, dove vi sono alcune famiglie senza corrente. Al lavoro i tecnici Enel in modo da ripristinare la situazione ed evitare di doverle trasferire. Dei 2700 contatori fuori servizio, ne sono stati ripristinati 700 (dato aggiornato a domenica sera), i lavori procedono in modo da sanare quanto prima tutte le situazioni di difficoltà.
Sono 360 gli interventi dei Vigili del Fuoco ancora da eseguire, numeri più che raddoppiati rispetto all’inizio dell’emergenza. Tanti i cittadini che in queste ore stanno lavorando in autonomia per spalare fango o liberare le strade dai detriti sui percorsi lungo i luoghi di tracimazione, in particolare nelle zone di via Salviano e di Collinaia.
La situazione di emergenza sta tornando gradualmente alla normalità, soprattutto grazie alla collaborazione dei cittadini che hanno risposto all’appello del sindaco a limitare l’uso delle auto private per non intralciare le operazioni di soccorso; ciò è stato reso possibile anche grazie alla predisposizione di due aree di stoccaggio detriti nell’area parcheggio di via Gioberti e in via del Littorale (Quercianella) dove i cittadini possono concentrare i rifiuti ingombranti generati dall’alluvione. La Folgore ha messo a disposizione oltre 50 uomini e mezzi specializzati per le operazioni di svuotamento e ricollocazione del materiale di rifiuto da tali aree in altre che saranno individuate di concerto con la Regione.
La risposta della città
Molti alberghi della città si sono resi disponibili a fornire un alloggio a quanti ne abbiano necessità, al momento tuttavia sono solo due le richieste pervenute, da parte di due coppie. L’ospedale non ha subito danni. Il solo presidio di Fiorentina inizialmente allagato è stato prontamente riattivato ed è quindi in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini. Presso il piazzale dell’ospedale, grazie all’interessamento delle associazioni di volontariato, sono disponibili furgoni attrezzati per il trasporto di persone disabili in caso di necessità; inoltre è stata attivata un’area di accoglienza a loro dedicata, in ospedale, per quanti non si sentono tranquilli a rimanere nelle loro abitazioni interessate dagli allegamenti.