“Modern art” è il nuovo disco di Nina Zilli per non annegare nel proprio telefono
Milano. “Il senso di questo album è di tornare a sentire il bisogno di staccarsi dalle distrazioni per godersi le lune della città. Prendersi quei dieci minuti al giorno veramente per se stessi, per non annegare nel proprio telefono”. È la sintesi di Nina Zilli sul suo nuovo album “Modern art”; l’artista incontra il pubblico nei primi appuntamenti dell’Instore Tour: 11 settembre a Torino (alle 18.30 a Mondadori di via Monte di Pietà 2), il 12 a Milano (alle 18.30 a Mondadori di via Marghera 28), il 13 a Bari (alle 18.00 a Feltrinelli di via Melo 119), il 14 a Roma (alle 17.00 a Discoteca Laziale) e il 15 a Napoli (alle 18.00 a Feltrinelli di via Santa Caterina a Chiaia 23). “Mi godo il tempo stando lontana dallo smartphone – ha aggiunto – Questo album è urbano e tropicale; forse un po’ bipolare”. Il disco contiene 12 brani, da “Il mio posto qual è” al primo singolo ”Mi hai fatto fare tardi”. La cover di “Il mio posto qual è” è un omaggio a Ornella Vanoni. “Una delle mie cantanti preferite – ha ammesso – Ho scelto un suo pezzo poco conosciuto, con sonorità d’avanguardia per essere del 1967: c’è pure un sitar e con un testo di Califano, purissimo. Ornella non l’ha ancora sentita, non lo sa nemmeno. Volevo farle una sorpresa”. Il mese prossimo Nina Zilli dà inizio al Modern Art Tour: 13 ottobre Crema (Teatro San Domenico, Data Zero), 14 ottobre Cesena (Vidia Club), 18 ottobre Milano (Alcatraz), 19 ottobre Torino (Hiroshima Mon Amour), 27 ottobre Roncade – TV (New Age), 3 novembre Firenze (Viper Club), 4 novembre Roma (Atlantico), 11 novembre Fontaneto D’Agogna – NO (Phenomenon), 17 novembre Nonantola – MO (Vox), 18 novembre Brescia (Latte +), 24 novembre Napoli (Casa Della Musica), 25 novembre Maglie – LE (Industrie Musicali), 26 novembre Modugno – BA (Demodé). Il primo singolo è “Mi hai fatto fare tardi”, brano suonatissimo dalle radio, firmato da due icone della nuova scena indie italiana, Tommaso Paradiso dei TheGiornalisti e Calcutta. “Loro sono l’ottimo esempio di chi raggiunge il successo come si faceva una volta, facendo la gavetta, imponendo il proprio stile senza farsi dettare l’identità dalla televisione”, ha osservato. Nina Zilli ha fatto la gavetta. Poi però, grazie a “Italia’s Got Talent”, dove per tre stagioni ha fatto il giudice insieme a Littizzetto, Bisio e Matano, è diventata un volto pop a 360 gradi. “Ho vissuto l’esperienza in tv come fosse un tour con la band, ma senza musica – ricordato – Mi sono allenata a dire la verità, scoprendo quanto è difficile giudicare i sogni degli altri in 100 secondi. E poi non pensavo di piangere. Di solito frigno per cose diverse”. “Modern art” è un ideale momento di bilancio, a due anni di distanza da “Frasi & fumo”. “Non ci sono più le nuvole di quell’album in cui c’era anche Neffa, sono guarita dalle cicatrici di quell’amore – ha affermato – Ho iniziato a lasciarmi tante cose alle spalle. Oggi mi sento leggera, come nuotassi nell’aria “. Il sole giamaicano infuoca ogni cosa della vita di Maria Chiara Fraschetta, per tutti Nina Zilli; il disco è nato e cresciuto in gran parte nell’isola di Bob Marley. “Ho sempre amato la musica black e la Giamaica è stata la mia prima vacanza pagata a 18 anni – ha ricordato – Oggi è il mio rifugio musicale, un posto ideale dove trovare l’ispirazione se devo scrivere”.