E’ la denuncia di Antonio Costa, segretario generale provinciale Uil Polizia. Costa riferisce il “caso emblematico” del Commissariato San Ippolito, “sotto sfratto e con un contenzioso con la proprietà che impone un rilascio immediato dell’immobile. La nuova sede, ubicata in via A. Tedeschi, sarà pronta tra 2 anni e nell’attesa la soluzione individuata sembrerebbe quella di ammassare uomini, logistica e archivio nei locali del Commissariato Porta Pia, con inimmaginabili disagi per gli operatori in divisa, ma soprattutto per i cittadini, quell’utenza già troppo esasperata a cui dovrebbe è rivolta la cogente offerta istituzionale”.
“Al netto di una contrazione generale degli organici della Polizia di Stato, 2.227 sono stati i pensionamenti nel 2016 contro sole 1.140 assunzioni, ed è così pressoché ogni anno, l’asfissia e la paralisi dei commissariati è dovuta anche e soprattutto ad altri fattori.
Sono anni che in taluni commissariati la cui sorte sembra segnata dal progetto ‘taglia e accorpa’, non viene assicurato alcun ricambio del personale che va in pensione o che viene trasferito, riducendo questi uffici ad organici talmente bassi da determinare una reale paralisi della loro attività”.
“L’esiguo numero di poliziotti trasferiti a Roma negli ultimi – denuncia ancora Costa – anni viene spesso utilizzato per potenziare uffici centrali e le divisioni della Questura piuttosto che i commissariati che sono i principali presidi per il controllo e la presenza della polizia sul territorio. Non parliamo dei poliziotti che a Roma vengono dirottati presso ministeri e sedi istituzionali per essere impiegati in scorte e vigilanze”.