Rombiolo. Una “Tumbulata calabrisi” per sostenere i non vedenti e gli ipovedenti

Una “Tumbulata calabrisi” per sostenere i non vedenti e gli ipovedenti, ma anche per promuovere le potenzialità del territorio nel campo artistico ed enogastronomico. Il premio “Cunta Calabria”  alla cantastorie Francesca Prestia e al promoter musicale Ruggero Pegna.

Esame di maturità superato a pieni voti dall’Unione Ciechi e ipovedenti della provincia di Vibo. Diciotto anni di impegno e di messaggi per sensibilizzare le comunità verso i problemi di coloro a cui la vita ha riservato delle difficoltà. Ma la prova consiste proprio nel superare gli ostacoli con il cuore, con il coraggio e con un viaggio, tra canti, musica, spettacolo e riflessione. Questa è la storia della vita dell importante manifestazione che da tre anni si svolge a Rombiolo. Infatti la “Tumbulata calabrisi”, per il sentimento e l’atmosfera che si respirano, fa partorire la parte più positiva della comunità, come la sensibilità verso chi vive un disagio e la generosità di molti cittadini nei diversi campi. La testimonianza più emblematica, la grande  partecipazione della gente che si è riversata in massa nell’auditorium. Come tutte le precedenti edizioni,  la “Tumbulata” ha messo insieme momenti di spettacolo e intrattenimento con altri legati alla raccolta fondi. L’Uici, con queste iniziative, si pone l’obiettivo fondamentale, come ha spiegato Paolo Massaria (segretario provinciale), di promuovere le potenzialità del territorio sia artistiche che enogastronomiche e di sostenere economicamente il campo estivo per ciechi , ipovedenti e pluriminorati che si svolge ogni anno a luglio in una località del territorio provinciale, dove partecipano anche soggetti con disabilità visiva di altre province.

Anche questa 18esima  edizione (che si svolge sempre nel giorno dell’Epifania) è stata caratterizzata dal premio “Cunta Calabria”, la Calabria che racconta e che sa donare la parte migliore. Ad essere premiati due personaggi che operano nel campo della musica, come la cantastorie Francesca Prestia e il noto promoter musicale Ruggero Pegna. Il riconoscimento ha lo scopo di far emergere le esperienze migliori che la Calabria sa esprimere in tutti i campi, compreso quello della disabilità sociale. Significative le parole espresse dal vicepresidente dell’Unione ciechi e ipovedenti Rocco De Luca (a nome anche del presidente Giovanni Barberio) espresse alla consegna del premio a Francesca Prestia, sottolineando che “la musica si vede non con gli occhi ma con il cuore”, e ha ringraziato la cantastorie per il suo impegno a favore dei disabili “a cui batte il cuore come gli altri”. Un impegno che ha contraddistinto anche l’esperienza sia professionale che personale di Ruggero Pegna, come emerge dal suo romanzo “Il cacciatore di meduse” che mette in primo piano il dramma dei bambini migranti.

Francesca Prestia è una cantastorie che si è imposta a livello nazionale con la “Ballata a Lea” dedicata alla tragica vicenda di Lea Garofalo e per il suo impegno per le donne con una serie di brani che raccontano la loro storia e il desiderio di riscatto contro tutte quelle forme di violenze e di oppressione messe in atto dalla ‘ndrangheta o dalla violenza sulle donne. In questo suo lavoro ha portato sui palcoscenici nazionali la storia delle donne calabresi, e quelle delle sue identità culturali, comprese gli idiomi del greco di Calabria (grecanico) e arbereshe (albanese). Nel giugno 2015 ha cantato insieme a Roberto Vecchione nella serata finale della manifestazione di “Musicultura” alla Sferisterio di Macerata, un brano in lingua grecanica con Roberto Vecchioni, tratto dal Canto dei Cantici (tradotto dal poeta Salvino Nucera),  I Agàpi, pirìa tu Thiù! (L’amore, vampa di Dio). Ruggero Pegna (organizzatore, produttore, autore televisivo, scrittore, socio fondatore di Assomusica, e soprattutto importante organizzatore di eventi musicali a livello internazionale da tanti anni), negli ultimi tempi si è dedicato anche alla narrativa con successo come dimostra “Il cacciatore di meduse”, romanzo che racconta la drammatica storia dell’emigrazione che sta riscuotendo una attenzione per la vicenda drammatica di un bambino somalo, e denota la sua sensibilità e il suo impegno anche nel campo della scrittura per questioni umanitarie.

Alla riuscita della serata anche la voce del poeta dialettale vibonese Pippo Prestia, accompagnato alla chitarra dal Maestro Gregorio Lagadari. Prestia e Lagadari hanno tenuto a battesimo il loro cd “Parole e Musica dei Sensi”, prodotto dall’Uici, importante esempio di unione tra poesia e musica (un ritorno all’origine, quando la lirica greca era cantata accompagnata dalle note della lira) con lo scopo di promuovere il servizio del “Libro Parlato”.

La manifestazione è stata presentata Luigi Grandinetti  (conduttore radiotelevisivo) bravo a creare divertenti siparietti con la “befana” (i cui panni sono stati vestiti con stile e simpatia da Angela Bentivoglio), oltre a unire i vari momenti in cui è venuta fuori la sua elegante versatilità, coadiuvato da Paolo Masseria in veste di perfetta spalla nelle diverse fasi della “Tumbulata”. Ad intrattenere il pubblico anche lo “chansonnier” locale “Miku Bellamia” (Domenico Contartese). In fine ha fatto sentire la sua voce anche il sindaco  dell’Amministrazione comunale di Rombiolo Giuseppe Navarra, nel suo intervento iniziale, sottolineando l’importanza dell’evento.