Patto per Crotone attraverso il decreto “Area di crisi industriale non complessa”

gentile-sculco-pugliese-lucente-de tursiAttraverso lo strumento “Area di Crisi  industriale non complessa” Crotone potrà attingere a parte degli 80.000.000 di Euro che il Governo ha destinato a livello nazionale per le aree riconosciute di crisi non complessa. A godere di tali benefici saranno le imprese del territorio che presenteranno progetti finalizzati alla riqualificazione urbana, produttività e occupazione. Il tutto avverrà in tempi ristretti. La somma disponibile per ogni impresa equivale al 75%  della somma occorrente per realizzare l’intero progetto. Il 50%  dovrà essere restituito a tasso agevolato, il 25% a fondo perduto.

Dello strumento “Crotone area di crisi non protetta ne ha parlato questa mattina il consigliere regionale (Calabria in Rete) Flora Sculco presso la Confindustria di Crotone. Presenti il Sindaco Ugo Pugliese, l’assessore alle attività produttive del comune di Crotone Sabrina Gentile, il presidente di Confindustria Michele Lucente, i segretari provinciali della Cgil Raffaele Falbo e della Cisl Pino De Tursi.

“Il tutto è avvenuto nella notte del 31 ottobre – ha dichiarato Flora Sculco – e riguarda il Ministero dello sviluppo economico che ha pubblicato un decreto in data 4 agosto 2016 e successivamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 4 ottobre, che riconosceva alle Regioni le aree di Crisi industriali non complesse. Faccio un passo indietro – ha affermato la Sculco – per ricordare che anni addietro Crotone ha goduto in seguito alla deindustrializzazione del patto “Area industriale di crisi complessa” senza che la città nel tempo godesse dei benefici. Con questo nuovo decreto si da la possibilità alle Regione di identificare nel proprio territorio quali potranno essere le aree di crisi non complessa attraverso deliberazione della Giunta e comunicarlo al Ministero. La Regione Calabria fino a qualche settimana addietro di questo argomento non aveva fatto alcun cenno nonostante il presidente di Confindustria Michele Lucente avesse sollecitato l’attuazione del decreto “area di crisi non complessa” a favore di Crotone. Stessa cosa avevano fatto anche le organizzazioni sindacali. Da ricordare – ha dichiarato Flora Sculco – che il Ministero aveva dato trenta giorni di tempo alle Regioni per la dovuta richiesta di usufruire dello strumento “area di crisi non complessa”. Il 27 ottobre si è svolto un consiglio regionale nel quale ho proposto un Odg, assunto dal presidente Oliverio, che candidava la Città di Crotone ad area non complessa. In allegato alla mia proposta era stato elaborato un documento che conteneva tutti i requisiti a sostegno della candidatura di Crotone quale area di crisi non complessa. In aula il presidente Oliverio dichiarava di deliberare per la proposta. Il 31 ottobre la Giunta regionale si è riunita ed ha deliberato la candidatura di Crotone ad area di crisi industriale non complessa. Ora spetterà al Ministero entro trenta giorni pubblicare l’elenco delle aree riconosciute di crisi non complessa. In data 3 ottobre – afferma la Consigliera Flora Sculco – la certezza che la Regione abbia trasferito il decreto al Ministero. Personalmente continuerò ad interessarmi per sapere se tutto sarà fatto in tempo utile affinché non si perda quest’altra occasione. Fare in modo – ha concluso la Sculco – che anche questo strumento non faccia la stessa fine com’è avvenuto in passato per il contratto d’area e la sovvenzione globale che non hanno prodotto alcun beneficio per Crotone”.

D’accordo con il decreto “area di crisi industriale non complessa” si sono dichiarati favorevoli il Sindaco Pugliese, l’assessore Gentile, il presidente di confindustria Lucente ed i sindacalisti Falbo e De Tursi.