Milano, Giornata europea dei Giusti 5 nuovi nomi

Saranno onorati nella cerimonia di dedica degli alberi e dei cippi nel Giardino dei Giusti di tutto il mondo al Monte Stella di Milano in occasione della prossima Giornata europea dei Giusti il 6 marzo 2017.

Dopo i drammatici eventi degli ultimi mesi, si è voluta sottolineare la necessità di rispettare la pluralità umana come condizione del dialogo, attraverso le storie di 5 figure esemplari del passato e del nostro tempo.

I nuovi alberi

Saranno dedicati a Lassana Bathily e Mohamed Ben Abdesslem, musulmani che hanno avuto il coraggio di salvare ebrei e cristiani dalla furia omicida dei terroristi; a Raif Badawi, il blogger saudita simbolo della lotta per una società libera dal fondamentalismo; a Pinar Selek, l’attivista turca che si batte per i diritti delle minoranze, ed Etty Hillesum, la giovane ebrea che non volle cedere all’odio neppure di fronte al male estremo.

Lassana Bathily

Giovane musulmano originario del Mali, commesso nel supermercato ebraico Hyper Cacher di Parigi, che non soltanto ha protetto e salvato i clienti del negozio durante l’attacco dei terroristi islamici il 9 gennaio 2015, ma è diventato un testimone della lotta al fondamentalismo. Nelle sue conferenze Bathily spiega che non si può uccidere in nome di un Dio che appartiene a tutta l’Umanità.

Mohamed Naceur (Hamadi) ben Abdesslem

Guida tunisina che durante l’attacco al museo del Bardo il 18 marzo 2015 ha messo in salvo una trentina di turisti italiani portandoli nella vicina questura. A lui è stato dedicato un albero nel Giardino dei Giusti presso l’ambasciata italiana di Tunisi, inaugurato il 15 luglio 2016.

Raif Badawi

Blogger saudita, sostenitore della laicità dello Stato e dei diritti democratici, che è stato imprigionato nel suo Paese e condannato per apostasia, violazione dei valori islamici e propaganda del pensiero liberale, a dieci anni e mille frustate. Per la sua liberazione si sono inutilmente mobilitate le organizzazioni internazionali per i diritti umani, a sostegno della protesta della moglie Ensaf Haidar.

Pinar Selek

Sociologa, coraggiosa attivista turca per i diritti umani, protagonista della difesa delle minoranze nel suo Paese, in particolare di curdi e armeni, che è stata perseguitata, torturata e imprigionata in patria, costretta all’esilio in Francia, dove lavora come ricercatrice all’École Normale Supérieure di Lione.

Etty Hillesum

Ebrea olandese deportata dai nazisti nel campo di sterminio, che ha deciso di non abbandonare il suo popolo per cercare di mettersi in salvo, e ha creduto fino all’ultimo nella capacità umana di redimersi e di scegliere il bene, rifiutandosi di assimilare un intero popolo all’immagine del male.