Mandalay, interrompe canti buddisti: ai lavori forzati l’olandese Klaas Haijtema

Il turista olandese Klaas Haijtema è stato arrestato dopo che una folla di fedeli si era raccolta all’esterno del suo hotel, per protestare contro il suo gesto.

Il trentenne è stato condannato in Birmania a 3 mesi di lavori forzati in carcere per aver interrotto un sermone buddista, staccando la spina ad un amplificatore. I canti non lo lasciavano dormire mentre era nel suo hotel di Mandalay.

Klaas Haijtema è stato riconosciuto colpevole di causare un disturbo a un’assemblea impegnata nel culto religioso interrompendo i canti buddisti.

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“Ero veramente stanco quella notte e mi sono svegliato al rumore” ha affermato Haijtema. Oltre al carcere dovrà pagare una multa di 80 euro per aver violato i termini della sua visto d’ingresso, che richiedono ai visitatori di obbedire alle leggi e i costumi della Birmania. Il Myanmar è un paese a maggioranza buddista, e Mandalay è una città conservatrice.

Al lavoro la diplomazia olandese

L’avvocato difensore dell’olandese, U Hla Ko, ha annunciato che avrebbe presentare ricorso. L’Ambasciata olandese ha subito attivato i suoi canali diplomatici per chiedere il rilascio del trentenne.

Lo scorso anno, un gestore di un bar, un uomo della Nuova Zelanda, è stato condannato a 2 anni di carcere per la pubblicazione di un’immagine di un Buddha con le cuffie pubblicata su Facebook.