Amman, ucciso lo scrittore giordano Nahed Hattar

Nahed Hattar, cristiano, 55 anni, difensore del presidente siriano Bashar Assad, si stava recando in tribunale per assistere al processo in cui era accusato per avere pubblicato su Facebook una vignetta blasfema per l’islam. A sparare è stato un uomo che si suppone sia un estremista islamista che è stato arrestato.

Arrestato Riyad Abdallah ingegnere di 49 anni

Riyad Abdallah in passato era predicatore in una moschea e si ritiene abbia un’ideologia radicale. Lo scrittore è morto in ospedale per le ferite riportate. Per lui l’accusa era di pubblicazione di materiale che può “provocare conflitto settario e insultare i sentimenti e il credo religioso”. La vignetta, condiviso su Facebook, era la caricatura di un musulmano in paradiso: mostrava un uomo a letto con 2 donne, che chiedeva ad Allah di servirgli del vino e di bussare alla porta prima di entrare nella sua stanza. Il disegno aveva sollevato una serie di reazioni adirate sui social e le autorità giordane avevano così deciso di adottare misure legali contro Hattar.

Era stato arrestato ad agosto. L’8 settembre era giunto il suo rilascio su cauzione. Hattar disse che la vignetta voleva solo essere una critica nei confronti dello Stato islamico perché rifletteva “il comportamento dei terroristi”. L’organismo incaricato di emettere decisioni religiose in Giordania, aveva condannato la caricatura, affermando che “il disegno sacrilego dell’Onnipotente non farà che far aumentare l’odio e seminerà la discordia nel Paese”.

Protesta della comunità cristiana

Dopo la sua morte centinaia di persone hanno manifestato nella località di Fuheis, a maggioranza cristiana, vicino alla capitale Amman, per protestare contro l’assassinio e chiedere le dimissioni del premier, Hani Mulki, e del ministro dell’Interno, Salameh Hamad. I dimostranti evidenziano che Hattar aveva ricevuto numerose minacce di morte e, nonostante questo, non aveva ottenuto alcuna protezione dalle autorità.