Sono proprio discorsi da bar?

paolo_borsellino-ventennale Sono proprio discorsi da bar? Di vincenzo calafiore 22 Settembre2016 Trieste I Bar sono i “ salotti “ cittadini, per tanti, moltissimi il “Bar” sottocasa è il punto d’incontro e per prendere il caffè o fare colazione, prima di andare al lavoro. Vi confluiscono tutte le fasce dei ceti sociali, dall’imprenditore all’operaio, dall’impiegato al capoufficio; ma è allo stesso tempo il termometro degli umori o meglio dell’umore degli italiani poiché la stessa cosa accade in tutte le città e contrade, paesini sperduti in montagna di questa nostra Italia più dei Comuni che Nazionale. L’oggetto delle discussioni nelle loro stesse brevità non è più il calcio, ma la nostra fantasmagorica politica di cui gli Italiani ne hanno le tasche piene. Non ci sono complimenti e non si risparmiano neppure le maledizioni e gli insulti verso questa classe di VIP foraggiata dai nostri sacrifici e dalle nostre privazioni. Sono del parere che il mestiere del “ politico “ sia il più sporco, il più indegno, il più … ? Diciamo merdoso! Da Pertini, Sandro Pertini, credo il Presidente della Repubblica Italiana più amato all’attuale Mattarela, Sergio Mattarella (Palermo, 23 luglio 1941) è un politico e giurista italiano, 12º presidente della Repubblica Italiana!, di acqua ne è passata. Volendo fare una classifica partendo da Pertini per arrivare al nostro Mattarella credo sia cosa facile poiché tra loro ci sarebbe che un vuoto, e tra i peggiori non si saprebbe chi scegliere. Nei discorsi che si sentono nei salotti cittadini, primeggiano le maledizioni nei confronti di quei traghettatori della lira nell’euro e qui cari miei non si sciupa proprio nulla! Ma l’orto più fecondo e il più vasto è la considerazione che gli Italiani hanno dei nostri politici, ci si potrebbe fare un’enciclopedia e non basterebbe neanche. Che noi italiani si sia prigionieri di questa gente è un dato di fatto. Che noi italiani si sia ostaggi dell’incompetenza è una verità. Che noi italiani si sia nelle mani di, intrallazzatori, parolieri, faccendieri, giocolieri è ordinaria amministrazione. La cosa che più mi piace e che accade regolarmente tutte le mattine, tutti i giorni, è il litigio fra le avverse correnti politiche, tutti incazzati, tutti delusi. La cosa che più mi piace di questa classe politica è la faccia, una faccia come la suola delle scarpe, come quella di un pagliaccio, come quella di un boia …. a secondo del caso o della scena a cui è chiamata. Amo la loro inconcludenza, i loro tempi decisionali, amo da morirne la loro competenza nei problemi degli italiani col risultato che siamo un popolo coccolato e amato dalle tasse. Noi non siamo strangolati da queste, ma chi lo dice e come si permettono? Noi le tasse le amiamo così tanto che chiediamo a questi politici di invertarsene delle nuove tanto non possiamo farne a meno. Ma la cosa che più piace a noi italiani è la volontà permanente di rimanere nella UE a qualsiasi costo, guai a chi ce la toglie, ci potremmo incazzare davvero. Noi abbiamo un santo che tutti i giorni benediciamo e per lui preghiamo e a lui ci rivolgiamo ed è San Mortadella colui che ci ha fatto tanto tanto bene e ci protegge dai diavoli che vorrebbero l’esatto contrario. La verità è che noi italiani vorremmo solo avere in casa nostra mamma equità, mamma giustizia, mamma lavoro, mamma meno tasse, mamma meno burocrazia! E nonostante tutte le nostre disgrazie riusciamo a barcamenarcela, a sopravvivere mentre loro continuano a giocare con la nostra pelle, fino al punto di sfrattare una famiglia per metterci dentro gli extracomunitari! Meglio di così?!