San Ferdinando, operazione a tutela dell’ambiente controlli presso la Coopmar

In una nota stampa diffusa dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Gioia Tauro, si apprende che il Comando gioiese, insieme a personale del Comando Stazione Carabinieri di San Ferdinando e del NOE Carabinieri di Reggio Calabria,  ha operato congiuntamente, all’interno del Porto di Gioia Tauro, un servizio per la tutela dell’ambiente.

Riscontrate anomalie

“Nell’ambito di controlli di Polizia mirati all’illecita gestione di eventuali rifiuti prodotti dalle aziende, hanno rilevato presso la ditta Coopmar sita nella zona Interporto di San Ferdinando, all’interno di un capannone adibito ad officina e nel piazzale circostante, numerosi rifiuti speciali sia pericolosi che non pericolosi per cui non veniva fornita alcuna documentazione amministrativa comprovante la gestione/smaltimento degli stessi”.

La Capitaneria aggiunge che “nell’area retrostante il capannone, proprio a pochissimi metri dell’area adibita ad officina, veniva individuato un tombino per lo scolo di acque piovane quasi sicuramente utilizzato per lo smaltimento di olii industriali derivanti dalla manutenzione dei suddetti veicoli”.

Ulteriori accertamenti tecnico/scientifici saranno eseguiti dall’ARPACAL di Reggio Calabria, che è stata fatta intervenire immediatamente sul posto per gli accertamenti di competenza.

Illecito smaltimento di rifiuti e Deposito incontrollato di rifiuti

I militari hanno contestato le violazioni di “l’Illecito smaltimento di rifiuti” e il “Deposito incontrollato di rifiuti” che fanno riferimento all’art. 256 comma 1 e comma 2 del D.Lgs 152/2006, conosciuto anche con il nome di Testo Unico per l’Ambiente. Sul posto è stato disposto il sequestro preventivo, ex art. 321 CPP, dell’intera area ricadente nella concessione rilasciata alla COOPMAR e si è provveduto a dare immediato avviso all’AG di Palmi.